Lei era “Rock “ nell’anima, la prima regina che ha riempito stadi e fatto ballare milioni di persone.
Grinta, bellezza, determinazione, trascinava chiunque con la sua energia pazzesca.
Quale donna non l’ha amata?
Quale uomo non l’ha ammirata?
Anna Mae Bullock, questo era il suo vero nome, si è spenta ieri a 83 anni.
Fu una donna in rinascita, quando si ribellò al marito violento, diventando un esempio per molte donne.
Dopo il divorzio non le restò nulla se non il nome d’arte con il quale ricominciò.
Perché l’abbiamo amata e sostenuta?
Perché lei aveva il sogno di diventare la prima rocker afroamericana e di riempire gli stadi .
Tina, con la sua chioma bionda e quella grinta, riprese quota da sola negli anni ’80.
E chi non ricorda i suoi capolavori musicali?
The Best, Private Dancer, We Don’t Need Another Hero (colonna sonora del film Mad Max, oltre La sfera del tuono di cui è anche attrice).
Lei stessa si è raccontata sia sotto il profilo musicale che sentimentale in un documentario.
Dagli esordi nel 1957 fino al suo successo in solitaria negli anni 80 e 90.
Nell’86 l’incontro con il produttore tedesco Erwin Bach, “l’uomo che mi ha salvata e amata davvero”, dichiarava.
Ci lascia un’icona del Rock, una donna fantastica che ci ha fatto ballare quando ancora c’erano le discoteche .
Io stessa ricordo le sue canzoni travolgenti al Cancello, alla Cabala, alle feste estive nel nostro Biellese…
The best.