La notizia dello stop alla produzione del Crodino presso lo stabilimento "Terme di Crodo" ha fatto il giro del web e della stampa nazionale.
Il mancato accordo tra la Campari e la Royal Unibrew è rimbalzato dall'Ossola alle testate più importanti: Tgcom24, Ansa, RaiNews, e poi ancora Gambero Rosso, Affari Italiani, il Corriere della Sera e La Stampa in questi giorni hanno dato spazio alla vicenda. I titoli recitano "Il Crodino lascia Crodo, la località piemontese dove è nato", "L'analcolico biondo che fa impazzire il mondo lascia dopo quasi sessant'anni il paese dove è nato" e via dicendo.
Tutte le testate però sottolineano che questo non comporterà perdite di posti di lavoro o riduzioni della produzione, ma anzi evidenziano gli investimenti previsti da parte di Royal Unibrew sullo stabilimento di Crodo, dove ora crescerà la produzione di Lemonsoda, Oransoda e degli ultimi arrivati, gli Active Drink.
Se dalla fabbrica ossolana non usciranno più le bottigliette di Crodino, le lattine di Oransoda e Lemonsoda hanno già stampigiata la dicitura: "Prodotta con acque delle Terme di Crodo". Insomma, il nome del paese antigoriano continuerà a circolare e le rinomate acque saranno comunque l'ingrediente principale delle bibite zuccherine esportate in tutto il mondo.