La metà degli italiani non riesce a risparmiare più di 100 euro al mese. Lo afferma uno studio della app finanziaria Revolut realizzato in collaborazione con la società di ricerche Dynata. Secondo la ricerca, quasi 1 italiano su 5 (il 19%) afferma di non riuscire a risparmiare nulla, mentre il 32% risparmia meno di 100 euro al mese. Il 9% riesce a mettere da parte invece almeno 500 euro al mese con picchi del 12% tra gli intervistati di età 45-54. Ma la differenza tra uomini e donne è netta: solo il 7% delle donne sono super-risparmiatrici rispetto al 12% degli uomini.
Il 51% degli intervistati dallo studio, condotto in occasione della giornata mondiale del risparmio, afferma di avere uno o più conti deposito in banche digitali, tradizionali o una combinazione tra le due. Il 14% ha aperto conti deposito esclusivamente in banche digitali. La fascia d’età che più ne fa uso è quella dei Millennial, con il 63% che afferma di averne almeno uno. Anche in questo caso la differenza tra uomini e donne è evidente: solo il 45% delle donne afferma di avere almeno un conto deposito, mentre tra gli uomini la percentuale sale al 57%.
In appena 15 mesi il risparmio degli italiani è calato di 61 miliardi di euro, da 2.076 a 2.015 miliardi. Da dicembre 2021 a marzo 2023, l’inflazione ha infatti eroso i depositi dalle famiglie e invertito la loro tendenza ad accantonare riserve, che nei primi cinque mesi dello scorso anno si è praticamente azzerata. A fare i conti sul “mix imperfetto” di rialzo dei tassi d’interesse e aumento del carovita è la Federazione autonoma bancari italiani (Fabi), che segnala come nel primo trimestre 2023 la variazione negativa dei risparmi sia stata di oltre 50 miliardi.
L’analisi targata Fabi mostra chiaramente come, già dai primi mesi del 2022, la fiammata dei prezzi non solo abbia invertito l’attitudine al risparmio ma abbia anche cominciato a erodere le riserve accumulate dal sistema produttivo italiano per 4,4 miliardi di euro (l’1,4%). A fine 2021, le famiglie vantavano depositi sui conti bancari di circa 1.163 miliardi e di 1.174 miliardi di euro a dicembre 2022, mentre la liquidità in conto posseduta dalle imprese si attestava a 428 miliardi e a 423 miliardi.