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Attualità | 25 novembre 2023, 17:11

Boffalora sopra Ticino soffoca nel traffico delle ore di punta: oltre tremila veicoli in due ore passano sul ponte del Naviglio

Urge al più presto trovare una soluzione alternativa e non è affatto detto che la variante risolva il problema. Il caos si registra soprattutto tra le 7.30 e le 8.30 e tra le 17 e le 18.30

Boffalora sopra Ticino soffoca nel traffico delle ore di punta: oltre tremila veicoli in due ore passano sul ponte del Naviglio

Il centro di Boffalora sopra Ticino soffoca nel traffico delle ore di punta. Basta transitare dal bellissimo comune di 4000 abitanti per rendersene conto. Il problema esiste da sempre, ma si è accentuato negli ultimi tempi con una mole enorme di veicoli che intasano il ponte sul Naviglio nelle ore di punta, tra le 7.30 e le 8.30 e tra le 17 e le 18 per intenderci. “Ci troviamo in una zona bellissima, tra la storica Villa Giulini, il Naviglio, la piazzetta del paese, il ponte e l’alzaia – commenta un residente – rovinata da questo traffico pazzesco e insostenibile”.

Una zona che è percorsa quotidianamente da tantissimi ciclisti, ovviamente soprattutto nel periodo primaverile ed estivo che, arrivando dall’alzaia, devono usare tutte le precauzioni possibili prima di attraversare la strada sul ponte dove gli automobilisti provenienti dalla Magnana hanno l’obbligo di fermarsi. Questo accade perché gli automobilisti che arrivano dal Piemonte, giunti in località Magnana, per evitare di proseguire lungo la statale 11, svoltano verso via XXV Aprile. Stessa cosa per coloro che arrivano dal senso opposto e vogliono evitare la statale, usando la sp 117. E così nel centro del paese è il caos durante le ore di punta. Lunghe code e rischio per i pedoni.

La Polizia locale è impegnata quotidianamente nel mettere in sicurezza i passanti, soprattutto i bambini accompagnati che si recano a scuola e devono attraversare il ponte. Una ventina di anni fa le statistiche parlavano di circa duemila auto al giorno che transitavano sul ponte del Naviglio tra le 7 e le 9. Un numero enorme già allora, che oggi è decisamente aumentato. Arrivando a superare i tremila. Cosa fare? La variante, il cui ricorso è stato discusso giovedì, potrà servire? Occorre trovare una strada alternativa, ma pare proprio che sia un problema quasi irrisolvibile.

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