Un possibile conflitto d’interessi agita ulteriormente l’iter per l’approvazione del Pgt di Pavia, già reso difficoltoso dalle conseguenze dell’inchiesta della Procura sui vertici di Asm e sul vicino Comune di San Genesio (Pavia), con 4 arrestati e 16 indagati.
Il sindaco Mario Fabrizio Fracassi, in una nota diffusa in serata, ammette di aver saputo solo a posteriori che un’area interessata dal documento urbanistico in fase d’approvazione, vede tra i comproprietari anche una sua parente. Fracassi parla di uno suo “errore”, ritenendolo comunque rimediabile.
“Appreso dalla stampa locale di possibili conflitti d’interesse in area ai confini con il comune di San Genesio, ho dato mandato all’Ufficio Tecnico di effettuare verifiche proprietarie sulla stessa – sottolinea il sindaco – ed è emerso che il complesso è risultato di proprietà, dal gennaio 2022, della società DU PORT SRL, che vede tra i comproprietari al 30% mia cugina (al 4° grado di parentela) Giovanna Fracassi.
Pertanto, in sede di adozione del PGT, sarei dovuto uscire dall’aula in fase di votazione, in quanto l’area in questione, come tutte le aree commerciali di Pavia, è stata interessata da modifiche che, seppur minimali e scarsamente apprezzabili, avrebbero comportato il mio doveroso dovere di astensione”.
“Mi trovo oggi, mio malgrado, a dover fare ammenda di una situazione a me totalmente sconosciuta – continua Fracassi -; se lo avessi saputo, lo avrei senza problemi palesato e sarei sicuramente uscito dalla sala del Consiglio, chiedendo la votazione per parti separate, in modo tale da non essere presente alla discussione e alla votazione sull’area in questione. (…)
Il mio errore è comunque rimediabile. Ho sempre agito nella piena trasparenza della mia azione di governo, politica e amministrativa, e, appena venutone a conoscenza, cioè ieri, ho informato la mia maggioranza (consiglieri e assessori). (…) In conclusione, mi riservo ogni ulteriore decisione, che renderò nota alla città in forma ufficiale non appena sarà possibile, guardando esclusivamente al bene della stessa, nei tempi che riterrò più consoni”.