Il gruppo degli aggressori ha preso di mira un giovane italiano, di origini bengalesi, che è stato accerchiato, minacciato e deriso, nonché aggredito fisicamente, colpendolo ripetutamente e facendolo cadere a terra, scagliandogli addosso un cestino metallico e vantandosi di far parte di una nota baby-gang della zona.
A seguito della denuncia del minore sono partite le indagini da parte degli agenti. In base agli accertamenti esperiti e dalle testimonianze ricevute, gli operatori sono riusciti ad individuare la zona di provenienza degli aggressori.
Successivamente, l’identità degli autori è stata accertata grazie all’analisi delle immagini dei sistemi di videosorveglianza, presenti a bordo dei treni, dove le telecamere hanno ripreso i componenti della banda durante l’arrivo e la ripartenza dalla stazione di Novara. Dalla visione degli album fotografici, forniti dagli agenti, la vittima, nonché i testimoni, hanno riconosciuto gli autori dell’aggressione che sono stati indagati in stato di libertà in concorso per lesioni personali aggravate da futili motivi, discriminazione razziale, minaccia, e danneggiamento.