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Cronaca | 18 aprile 2024, 12:58

Abbiategrasso, morte avvocato Bosco, il ricordo del collega Roberto Grittini: “Era un toro, non doveva finire così”

L'avvocato Grittini ricorda i 13 anni passati con lui e i periodi più bui, dai quali Bosco è sempre uscito a testa alta

Abbiategrasso, morte avvocato Bosco, il ricordo del collega Roberto Grittini: “Era un toro, non doveva finire così”

La morte dell’avvocato Giovanni Bosco, avvenuta poche ore dopo il suo arresto ad Abbiategrasso, ha suscitato commozione tra coloro che lo conoscevano, tra gli amici più stretti e anche in coloro che con lui hanno avuto solo rapporto saltuari.

Il collega, avvocato Roberto Grittini, ha lavorato per ben 13 anni con Bosco. “Sono sconvolto – commenta – ero sconvolto fin da mercoledì mattina quando ho saputo dell’arresto e figuriamoci quando, nel pomeriggio, un suo stretto collaboratore mi ha comunicato la sua morte”. Come sappiamo l’avvocato Bosco era stato colto da malore mentre i finanzieri gli notificavano l’ordine di arresto. Erano le prime ore dell’alba e c’è anche chi dice che si sarebbe potuto procedere in maniera diversa. Fatto sta che, dopo il malore, il legale è stato trasferito d’urgenza in Rianimazione a Magenta. Ma alle 16 è spirato.

“Con lui ho vissuto i periodi bui della sua vita – ricorda Grittini – Lui era uno che reggeva qualsiasi cosa. Il destino ha voluto che finisse in questo modo”. E poi la rabbia che viene in questi casi, che magari sarebbe potuta andare diversamente: “Era un toro, non doveva finire così”.

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