Nelle scorse settimane al San Matteo è stata impiantata una endoprotesi creata appositamente in serie per la gestione della patologia dell’arco aortico, con coinvolgimento dell’origine dell’arteria succlavia sinistra.
L’intervento, durato meno di un’ora e con due mini-accessi arteriosi, è stato eseguito, con successo, dall’equipe guidata da Antonio Bozzani, direttore ff SC Chirurgia Vascolare, e composta da Vittorio Arici, chirurgo vascolare, Debora Sportiello, anestesista, Elena Pozzati, strumentista, Fabio Pisa e Ilaria Salzillo, medici in formazione specialistica.
È la prima volta che viene realizzato al Policlinico: uno dei quattro centri autorizzati in Regione Lombardia.
Gli altri centri sono l’Ospedale di Lecco, gli Spedali Civili di Brescia e il Niguarda di Milano.
“Il trattamento della patologia dell’arco aortico rappresenta ancora una sfida per il paziente e per il chirurgo” spiega Antonio Bozzani, direttore ff SC Chirurgia Vascolare della Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo.
Le attuali opzioni comprendono la chirurgia tradizionale con ausilio della circolazione extracorporea; gli approcci “ibridi”, con rivascolarizzazione chirurgica ed endoprotesi aortica; le endoprotesi create su misura per il paziente (custom made), ma che richiedono tempi di creazione lunghi.
“Molte di queste patologie, però, necessitano un trattamento urgente come aneurismi sintomatici, dissecazioni e rotture traumatiche aortiche – prosegue il chirurgo vascolare -. Per questo, tali metodiche devono essere tempestivamente disponibili”.
“Questa endoprotesi è l’unica “off-the-shelf”, cioè “pronta per l’uso”, e rappresenta un dispositivo innovativo per il trattamento di queste patologie, sia in elezione sia in urgenza, che permette di gestire velocemente una malattia complessa con la minima invasività” commenta il dottor Antonio Bozzani.
È inoltre attualmente l’unico ad aver ottenuto l’approvazione della FDA (massimo ente regolatorio americano) nel maggio 2022 e la successiva approvazione CE e MDR (corrispettivi in Europa della FDA) nel 2024 con il primo impianto eseguito in Germania.
Oggi, questa endoprotesi è disponibile anche in Italia, ma solo nei centri accreditati come, appunto, il Policlinico San Matteo.