Un altro suicidio nelle carceri italiane, il 44esimo dall’inizio dell’anno. E’ accaduto ieri intorno alle ore 11,30 nella casa circondariale di Novara. Ne da’ notizia il sindacato di Polizia penitenziaria Osapp, spiegando che gli agenti hanno trovato il detenuto, appena ventenne, morto impiccato con un cappio rudimentale nella sua cella. Subito è scattato l’allarme, ma per il giovane, originario dell’Algeria, ormai non c’era più nulla da fare.
“E’ il 44esimo suicida in carcere in meno di sei mesi. E’ un dato tragico e significativo – rileva il segretario generale dell’Osapp Leo Beneduci – un dato inaccettabile, come è inaccettabile la situazione che stanno vivendo i detenuti e i poliziotti penitenziari nelle carceri italiane. Il Governo prenda finalmente atto della incapacita’ profonda degli attuali vertici della amministrazione a gestire questo tipo di emergenza. E prenda atto che ci vogliono misure speciali e straordinarie per fare in modo che le carceri tornino a essere quello che la Costituzione dice: ovvero presidi di legalità e sicurezza”.
Secondo Beneduci, “l’Amministrazione penitenziaria non può essere gestita da chi fino a ieri ha fatto il magistrato. Non può essere gestita attraverso le prebende date ai magistrati a fine carriera. Per l’Amministrazione penitenziaria servono manager in grado di organizzare. E finora i magistrati a fine carriera hanno dimostrato di non essere in grado di gestire la situazione”