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Attualità | 25 ottobre 2024, 12:53

Magenta: storia di Luca, che da due mesi vive in strada. “Mangio grazie ai volontari, ma non potrò continuare senza una casa”

Sfrattato dalla case comunali di Boffalora per morosità, a 60 anni impossibile ricollocarsi nel mondo del lavoro

Magenta: storia di Luca, che da due mesi vive in strada. “Mangio grazie ai volontari, ma non potrò continuare senza una casa”

Sfrattato dalle case comunali a Boffalora sopra Ticino la sua vita è diventata la strada. Dallo scorso 29 agosto Luca Garascia gira per le strade di Magenta nella speranza di incontrare un colpo di fortuna che non arriverà. Dorme al parco Pertini in via Casati, a volte nella cabina Enel per andare a Pontevecchio, luogo pericoloso. Oppure sale sul treno e si dirige alla stazione Centrale di Milano dove i senza tetto sono centinaia e l’accesso è chiuso dalla una alle cinque del mattino. Luogo ancor più pericoloso. Per poi ritornare a Magenta.

«Ho 60 anni e nessuna possibilità di essere ricollocato nel mondo del lavoro – racconta – fino al 2010 lavoravo come verniciatore di scaffalature industriali, ma poi la ditta ha chiuso e io sono andato avanti a forza di lavoretti. Naturalmente non ho possibilità di arrivare alla pensione e non ho alcuna entrata». Pochi soldi a disposizione che non bastano per sostenere anche i bassi affitti delle case comunali. E così ecco che Luca è dovuto uscire dall’appartamento di Boffalora. Lui e un altro uomo con il quale condivide, da un paio di mesi a questa parte, la vita di strada.

«Il mangiare non è un problema – conclude – mi affido ai volontari di Non di solo pane. Ma adesso arriva il freddo e non so come potrò resistere dormendo fuori dove capita. Purtroppo è una situazione terribile che non auguro a nessuno e mai avrei pensato di doverla affrontare. Chiedo che qualcuno mi aiuti con qualche lavoro per poter sostenere almeno l’affitto di una piccola casa popolare. Ho chiesto ai servizi sociali, ma ho poche speranze. Spesso gli appartamenti sono piuttosto grandi e vengono assegnati alle famiglie dove ci sono bambini. I singoli rimangono in fondo alla graduatoria».

da TicinoNotizie.it

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