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Cronaca | 16 luglio 2025, 11:05

Controlli nel Parco del Ticino dei carabinieri forestali di Magenta: multate sei aziende agricole

Cresce sempre di più l’attenzione sugli effetti negativi che le attività umane, industriali e non, possono provocare sull’ambiente

Controlli nel Parco del Ticino dei carabinieri forestali di Magenta: multate sei aziende agricole

Sei aziende agricole, diversamente distribuite sul territorio del Parco del Ticino e in comuni ad esso limitrofo, sono state multate per un totale di 6.000 euro dai Carabinieri Forestali di Magenta, i quali hanno accertato il deposito non conforme alle disposizioni regionali di diversi cumuli di letame derivanti dalle attività di allevamento delle aziende. Oltre al letame sono stati riscontrati anche ristagni di liquami sul terreno in prossimità dei cumuli stessi. A seguito di ulteriori accertamenti è stato verificato che tale deposito veniva realizzato in maniera continuativa da qualche anno sempre nel medesimo sito, contrariamente a quanto prescritto dalla normativa regionale che vieta l’accumulo temporaneo del letame nella stessa area per più volte, sia nella stessa annata agraria che in quella successiva.

Cresce sempre di più l’attenzione sugli effetti negativi che le attività umane, industriali e non, possono provocare sull’ambiente e quando questa sensibilità progressivamente acquisisce la forma di provvedimenti normativi, risulta necessario verificarne la puntuale attuazione. È il caso delle Linee guida regionali per la protezione delle acque dall’inquinamento provocato dai nitrati provenienti da fonti agricole nelle zone non vulnerabili. Questo Regolamento deriva dall’applicazione nel contesto regionale di una specifica Direttiva europea sull’argomento. “Anche un’azienda agricola infatti, al termine del suo “processo produttivo”, produce numerosi “scarti” di produzione, quali effluenti di allevamento, acque reflue, digestati, che è possibile riutilizzare nel terreno come concime e/o fertilizzante a patto che vengano rispettate specifiche regole” spiegano i Carabinieri Forestali costantemente impegnati nel rispetto delle normative ambientali. “Questi scarti infatti contengono azoto, un elemento chimico che nel terreno subisce dei processi chimici che lo trasformano in nitrati e nitriti che arricchiscono il terreno. Se il carico diventa eccessivo, l’eccesso di nitrati e nitriti nel terreno e nelle acque, principalmente derivanti dall’uso non conforme di fertilizzanti e concimi, può avere conseguenze negative per l’ambiente e la salute umana”.

In caso di mancato rispetto della norma regionale, le Aziende inadempienti dovranno provvedere alla rimozione del letame mediante spandimento sui terreni coltivati entro il termine della corrente stagione produttiva. Nel corso dei controlli è stato inoltre riscontrato che uno dei terreni oggetto di accertamento era stato trasformato da bosco a coltivo, per una superficie complessiva di quasi 1500 mq, senza la prevista autorizzazione paesaggistica. In conseguenza di ciò, nei confronti del titolare dell’Azienda agricola proprietaria ed utilizzatrice del terreno è stata irrogata un’ulteriore sanzione amministrativa, ai sensi della Legge Regionale in materia di foreste, superiore ai 20.000 euro.

 

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