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Top News | 24 luglio 2025, 19:35

Sarri “Legato alla Lazio. Blocco mercato? Miglioreremo col lavoro”

Sarri “Legato alla Lazio. Blocco mercato? Miglioreremo col lavoro”

ROMA (ITALPRESS) - Quando ha saputo che non sarebbero potuti arrivare dei rinforzi, non l'ha presa benissimo. Ma davanti alle difficoltà non poteva tirarsi indietro e anche per questo ha deciso di portare avanti il lavoro interrotto poco più di un anno prima. Maurizio Sarri torna sulla panchina della Lazio, per quanto questa sua seconda avventura in biancoceleste sia partita in salita. "Ho pensato che il presidente mi avesse fregato, ma avevo già preso la decisione di tornare - racconta nella conferenza stampa di presentazione a proposito del blocco del mercato - Lasciare per la difficoltà sarebbe stato brutto nei confronti di società, squadra e tifosi. E' stata un'arrabbiatura di un'ora. Ho fatto una scelta. Qualcuno ha detto che non avevo alternative, ma ho avuto colloqui con altre squadre di Serie A e arabe, era un anno prolifico da questo punto di vista ma ho scelto la Lazio per il legame che sento con l'ambiente". Non poter fare mercato è una difficoltà "ma la possiamo sfruttare in maniera negativa, costruendo un alibi, o in maniera positiva rafforzando il gruppo. Veniamo da due settimi posti, abbiamo bisogno di miglioramenti. Tramite il mercato non è possibile, e non bisogna pensarci, ma l'altro miglioramento va cercato attraverso il lavoro. L'obiettivo - sottolinea Sarri - deve essere costruire una buona base per poi intervenire in futuro. Parlare di preoccupazione è un qualcosa di grosso. E' chiaro che questa squadra avrebbe bisogno di qualcosa per fare il salto di qualità necessario. Non possiamo farlo, e allora l'obiettivo primario è far crescere i giocatori che abbiamo. C'è potenziale, con il lavoro si può migliorare. Inutile pensare ad altro. Mettiamo le energie in quello che possiamo fare. Ho chiesto una determinazione feroce in ogni singolo giorno". Le altre, però, non stanno a guardare. "Tutte le considerazioni che facciamo in questo momento sono teoriche. Chiaro che il rischio che squadre che ci sono arrivate dietro ci possano superare è abbastanza evidente. Ci sono squadre che stanno investendo, soprattutto il Como. Questo ci deve interessare fino a un certo punto. L'obiettivo primario è costruire le basi per diventare competitivi con due o tre innesti. Se ragioniamo sulle altre squadre ci facciamo del male da soli. Il cervello deve andare in un'unica direzione, compattare il gruppo".Al fianco di Sarri il presidente Claudio Lotito, per il quale la prima esperienza del tecnico in realtà non si è mai interrotta: "Una serie di situazioni contingenti hanno determinato questo temporaneo avvicendamento, indipendente dalla volontà nostra e del mister. Ci siamo lasciati con un arrivederci. Era giusto che proseguisse in questo momento per provare a mantenere un percorso che era stato intrapreso e che non era stato ultimato. E' stata una scelta fatta con razionalità e cuore, per un uomo che può dare ancora tanto al calcio perchè è un maestro. Dipenderà da noi non deludere i tifosi e confermare le aspettative. Siamo abituati ad accettare, anche se non condividiamo, le situazioni che si sono venute a determinare - ha aggiunto con riferimento al blocco del mercato - E' uno svantaggio, ma può diventare un lato positivo nel momento in cui si cementa un gruppo che ha voglia di dimostrare le proprie potenzialità". La scorsa stagione, nella seconda parte, a detta di Lotito "è venuto meno lo spirito battagliero. Abbiamo pensato che Sarri fosse l'allenatore migliore per noi a prescindere dal mercato. L'allenatore può essere un valore aggiunto. La società farà il possibile per aiutare l'allenatore nel suo lavoro". Al patron biancoceleste, però, il blocco del mercato non è andato giù. "La Lazio ha continuato a pagare puntualmente, sta facendo investimenti, anche con l'academy, senza avere mutui o bond. Ci sono squadre che hanno 500 o più milioni di debiti ma che hanno l'indice di liquidità in ordine. Il blocco è nato da una svista. Bastava spostare 3,6 milioni di costi al 5 aprile invece che al 31 marzo e questo problema non ci sarebbe stato. La Lazio non ha problemi con i requisiti europei, mentre altre squadre hanno sanzioni. Questa cosa non fa onore al calcio italiano. Ma non è la Covisoc che decide, è lo strumento che attua le regole della federazione. Non devo chiedere scusa a nessuno, è da anni che sto rinforzando la squadra. La domanda è: può fallire la società? No. Se mi blocchi il mercato mi stai creando un danno. Vogliamo fare l'elenco delle società italiane e dei loro debiti? Cosa ha fatto la federazione per mantenere la correttezza del campionato?". Chiosa sulle voci relative a una possibile cessione della società: "E' totalmente falso, si configura il reato di aggiotaggio, quindi ho sporto denuncia alla Procura della Repubblica. Sono notizie totalmente infondate, sono fantasie di qualche soggetto che ha interesse a strumentalizzare e creare problemi al sottoscritto". - foto Ipa Agency -(ITALPRESS).

Agenzia Italpress

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