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Top News | 12 agosto 2025, 11:05

Gal Etna, un territorio dove civiltà, arte e spiritualità convivono

Gal Etna, un territorio dove civiltà, arte e spiritualità convivono

CATANIA (ITALPRESS) - Il territorio del GAL Etna si presenta come un mosaico di civiltà, arte e spiritualità. Adrano, Belpasso, Biancavilla, Bronte, Catenanuova, Centuripe, Maletto, Maniace, Ragalna, Santa Maria di Licodia: sono undici comuni per i quali la Storia è una presenza quotidiana, che emerge dalle architetture, dagli oggetti, dai riti ormai familiari quanto il vulcano che veglia sul GAL. Nel Museo Archeologico Civico di Maletto si raccolgono testimonianze della vita quotidiana degli antichi abitanti della zona, con oggetti di uso comune e strumenti che raccontano un territorio operoso. A Centuripe la storia affonda in un passato più lontano: il Museo Archeologico Regionale conserva una collezione di ceramiche figurate di rara eleganza, espressione dell'arte centuripina di epoca ellenistica e romana, oltre a un eccezionale ritratto dell'imperatore Augusto, considerato tra i più belli della Sicilia antica.Anche ad Adrano, le mura dionigiane e i resti della contrada Mendolito e i reperti raccolti nel Museo regionale ospitato nel Dongione normanno, sono segni inconfondibili di una presenza umana che ha attraversato i millenni e che ancora oggi ci parla di un passato straordinario. Il Castello Normanno di Paternò svetta sul paesaggio urbano come simbolo del potere feudale e regale. Costruito dai Normanni, fu abitato da personaggi storici come Federico II di Svevia e la regina Bianca di Navarra. Oggi è visitabile e regala viste mozzafiato sul territorio etneo. A Bronte, invece, l'iconico Castello di Nelson, donato all'ammiraglio britannico dopo le guerre napoleoniche, è oggi un museo multimediale che intreccia passato e futuro, con ologrammi, documenti storici e ambienti immersivi all'interno di un antico monastero benedettino.Affacciato sui monti Nebrodi, il comune di Maniace conserva un piccolo cimitero inglese, costruito nel 1898 e riservato alla famiglia Nelson e ai suoi amministratori. Composto da sole otto tombe, custodisce i resti del poeta William Sharp. La scritta all'ingresso "Nobisque vobisque pax", riflette la serenità del luogo, in cui il verde del prato è punteggiato dal lilla dei crochi e dalla semplicità delle lapidi. La religiosità è parte integrante della storia culturale del GAL Etna, spesso manifestata in edifici di splendida fattura barocca. Ne è esempio la Basilica di Maria Santissima dell'Elemosina e la Chiesa del Rosario di Biancavilla, luogo di devozione e architettura raffinata, o la Chiesa Madre di Adrano, che custodisce un importante polittico rinascimentale. A Paternò, nella Chiesa della Santissima Annunziata, troviamo opere legate alla grande tradizione pittorica italiana: qui si conservano due dipinti attribuiti alla celebre pittrice del Cinquecento Sofonisba Anguissola, uno dei pochi nomi femminili del Rinascimento italiano.L'arte pubblica incontra la materia vulcanica a Belpasso, definita non a caso la "città delle cento sculture". Le strade, le piazze e i vicoli sono popolati da opere scolpite direttamente nella pietra lavica, frutto di un progetto di arte urbana che racconta la vita, le tradizioni e i personaggi della comunità. Un museo a cielo aperto che conferma come la cultura nel GAL Etna non sia confinata nei musei, ma viva e diffusa tra le persone.L'attuale Palazzo Comunale di Santa Maria di Licodia è nato in epoca medievale come residenza dell'abate del vicino monastero benedettino, attorno al quale nacque il borgo originario. Affacciato sulla piazza principale e accanto alla chiesa, si trovava al centro della vita religiosa e civile. La sua forma attuale risale al 1646, ma nella seconda metà dell'ottocento la sua funzione cambiò: con la soppressione dei beni ecclesiastici, il palazzo venne convertito a sede municipale. Tutt'oggi conserva pavimenti trecenteschi, elementi romanici e gotici, e un suggestivo arco in pietra lavica del XII secolo che collega la piazza Madonna delle Grazie alla struttura, in una stratificazione storica andata di pari passo con l'evoluzione culturale e istituzionale di Santa Maria di Licodia. Ragalna, adagiata sul versante sud dell'Etna, è custode di una profonda tradizione rurale. Le antiche case in pietra lavica, i palmenti per la pigiatura dell'uva e i frantoi testimoniano una cultura del lavoro e della terra ancora viva. Il centro storico conserva architetture vernacolari e piccole cappelle, mentre le feste religiose animano le piazze con canti e costumi antichi. Ragalna rappresenta la Sicilia rurale nella sua forma più autentica e resistente.Nel territorio più occidentale del GAL, Catenanuova offre una sintesi di spiritualità e archeologia. I resti di insediamenti preesistenti sono stati in parte inglobati nelle costruzioni moderne, mentre il Parco di San Prospero, oltre al suo valore naturalistico, rappresenta un punto di riferimento culturale e devozionale. Qui si svolgono ogni anno rievocazioni religiose e iniziative didattiche per riscoprire le radici del territorio.Nel cuore di Biancavilla, la Villa delle Favare, attuale sede del GAL Etna, è essa stessa un monumento. Costruita nel XVIII secolo, con i suoi muri color ocra, le volte alte, i cortili interni e le palme che svettano nel giardino, è destinata a diventare un museo dedicato alla storia e alla cultura del territorio, con spazi espositivi, sale multimediali e percorsi immersivi per turisti, studenti e visitatori.Il territorio del GAL Etna è un museo diffuso, un paesaggio culturale vivo in cui convivono castelli, chiese, ceramiche, riti religiosi, arte urbana e architetture storiche. Ogni comune contribuisce con la propria identità a una narrazione collettiva che affonda le radici nell'antichità e guarda al futuro.Un viaggio nel GAL Etna è un viaggio nella storia millenaria della Sicilia, in cui ogni pietra, statua, pala d'altare o rovina ha una voce da ascoltare.- news in collaborazione con Gal Etna -- foto ufficio stampa Gal Etna -(ITALPRESS).

Agenzia Italpress

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