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Territorio | 19 dicembre 2025, 12:15

Cerano, autorizzato il maxi impianto fotovoltaico: 50 ettari di pannelli a terra

Equivalente a 70 campi di calcio

Cerano, autorizzato il maxi impianto fotovoltaico: 50 ettari di pannelli a terra

Continua a generare dibattito la forte crescita di progetti per impianti fotovoltaici su suolo agricolo in Lombardia e Piemonte. Secondo quanto riportato da "La Stampa", la Provincia di Novara ha recentemente rilasciato l’autorizzazione unica per la costruzione e l’esercizio del più grande impianto fotovoltaico a terra del Novarese, che sorgerà nelle campagne di Cerano, nell’area della cascina Frasché. L’impianto occuperà 50,07 ettari – equivalenti a circa 70 campi di calcio – e sarà composto da 39.672 pannelli, per una potenza di picco di 24,9934 megawatt, appena sotto la soglia che avrebbe reso necessaria una procedura di Valutazione d’impatto ambientale di competenza statale.

Il progetto è della società Solar Live 02 srl di Biella. La cascina Frasché, situata a circa un chilometro dal centro di Cerano e a meno di 500 metri dal cimitero, è un fabbricato rurale risalente al ‘600.

Secondo il progetto, la cascina sarà completamente circondata dai pannelli, ma la società proponente ha assicurato che l’immobile non subirà alcuna alterazione e sarà tutelato tramite opere di mitigazione perimetrali. I pannelli bifacciali, distribuiti su 20 campi e montati su tracker a inseguimento solare, avranno un’altezza massima di 2,65 metri. È prevista anche la realizzazione di sei cabine di trasformazione e di un cavidotto interrato in media tensione lungo 2,78 km fino alla cabina primaria di Trecate.

Dei 50 ettari, 38 saranno occupati dall’impianto, mentre 34.625 mq saranno destinati a opere di mitigazione. In particolare, via Bagno, che collega il sito al parco del Ticino e costituisce un corridoio ecologico, sarà fiancheggiata da due fasce alberate di 12 metri ciascuna, piantumate con farnie, frassini ornielli, ciliegi, rose canine, noccioli e biancospini. Sugli altri lati i campi saranno circondati da fasce arbustive di 5-7 metri per schermatura visiva e mitigazione ambientale.

La Provincia, lo scorso settembre 2024, aveva escluso il progetto dalla procedura di VIA pur evidenziando alcune criticità, prontamente risolte dai proponenti. La relazione finale sottolinea come il progetto possa migliorare la biodiversità e favorire habitat per insetti impollinatori e altre specie autoctone, oltre a produrre effetti positivi sul risparmio idrico grazie alla sospensione dell’attività agricola. L’avvio dei lavori è previsto entro un anno, con conclusione entro quattro, e il Comune riceverà una fideiussione di 1.179.397 euro a garanzia del progetto.

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