Le origini di Garlasco, antichissime, sono avvolte dal mistero che avvolge la leggendaria città di Antona.
Un importante sito archeologico è stato rinvenuto nei pressi del santuario della Madonna della Bozzola, a nord dell'attuale centro abitato: qui, secondo alcuni storici, sorgeva Antona, il cui toponimo deriva forse dal celtico an thon, che significa "bosco elevato". Secondo un'altra interpretazione, il nome trarrebbe origine da ad tumulis, poi storpiato in Antona, a testimonianza del la battaglia del 218 a. C. fra i cartaginesi e i romani. Sul terrazzo prospiciente il Ticino esisteva una vasta necropoli gallica, cui potrebbe essere seguito uno stanziamento romano.
Già nel 1938 scavi archeologici avevano portato alla luce anfore, urnette cinerarie e suppellettili vasarie risalenti in parte alla civiltà gallica e in parte all'età romana. In questo luogo, probabilmente un vicus (aggregato romano di case e terreni) da cui partiva la strada militare che portava al fiume, sono state rinvenute anche diverse monete imperiali del IV secolo d.C.
La comunità di Garlasco ha sempre considerato sacro il luogo leggendario di Antona tanto da dedicargli, già dal secolo XVI, la via interna che successivamente sbuca in località "Sort", sulla costa del Ticino.
Tutt'oggi, la zona è considerata archeologica, tanto che è vietato ogni tipo di scavo.
Sebbene, non si è certi di questa città Romana, le varie informazioni reperite in questi anni, i ritrovamenti storici e archeologici, fanno pensare che realmente vi fosse un insediamento, prima celtico e poi Romano.
Per ciò non ci resta che affidarci alle notizie storiche qui riportate e portare ripetto per quei luoghi, ove la Lomellina è stata fondata...
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