Luca Colli ce l'ha fatta. La spedizione partita lo scorso 20 aprile, si è conclusa giovedì mattina intorno alle 7 ora locale del Nepal, quando la guida alpina 49enne ha raggiunto in velocità la cima della "Grande Madre" l'Everest a 8.848 metri sul "tetto del mondo".
La notizia è giunta con una breve comunicazione via telefono satellitare, Colli sta bene e racconterà maggiori dettagli della sua ennesima straordinaria impresa non appena raggiungerà il campo base. In assoluto è la decima vetta più alta raggiunta da Colli in velocità per ciascun continente. L’Elbrus (5.642) e il Monte Bianco (4.810) in Europa, il Kilimangiaro (5.895) in Africa, il monte Kosciuszko (2.228) in Australia e l’Aconcagua (6.962) in Sud America. E poi ancora con il McKinley (6.194) in Nord America, il Wilhelm (4.509) in Oceania, il Puncak (4.884) in Indonesia e con il Cook (3.753) in Nuova Zelanda e ora l'Everest (8.848).
A questo punto per completare questa serie di mirabolanti imprese manca solo la "Via degli spagnoli", situata nell'Antartide e percorsa una sola volta in tutta la storia, ma ora per Colli è il momento di festeggiare questo eccezionale traguardo preparato con cura e nei minimi dettagli da circa un anno.