Progetti letterari e musicali sono sempre stati il suo pane. Diverse collaborazioni con personaggi di spicco del mondo della musica ed un passato da “tuttofare” nel settore editoriale hanno sicuramente formato ed affinato le competenze di Ernani Natarella. Artista a tempo pieno e “impiegato bancario part-time” ha scritto in questi anni diversi libri, ma ora è arrivato il momento di affrontare uno dei progetti più importanti.
Nel mese di gennaio è stato infatti pubblicato il primo libro della serie “Misteri e delitti di Acquanegra”, intitolato “Delitto metafisico”. Ne sono già pronti altri due, mentre è in fase di stesura un quarto volume. “Sono romanzi - dichiara l’autore Ernani Natarella - accomunati da una base noir ed ambientati in una cittadina inventata della Lomellina (come potrebbe essere Vigata per Camilleri) vicino a Garlasco. I personaggi sono molto grotteschi, è presente una forte dose di umorismo ed ironia, che però nulla toglie alla strategia di giallo che tiene il lettore incollato”.
Una scrittura diretta, poco descrittiva e basata tanto sull’azione. Natarella ha deciso di utilizzare per la pubblicazione il self publishing Amazon toccando subito vette mai raggiunte prima. Il passato nel mondo dell’editoria ha sicuramente agevolato il suo lavoro, dal momento che anche la realizzazione delle copertine è farina del suo sacco.
“Presumo che il secondo numero della serie - riprende l’autore - verrà pubblicato verso fine febbraio. Sono molto veloce nella scrittura (impiego circa due mesi per scrivere un libro di questo genere) e penso che le uscite avverranno a cadenza bimensile o addirittura inferiore. Sono sicuro che il lavoro proseguirà nel tempo: almeno una ventina di numeri verranno pubblicati”.
Per Natarella, la scrittura può essere definita una sorta di primo amore. Già in età scolare i suoi racconti venivano letti dal maestro all’intera classe. Era quindi una cosa insita in lui. Con il passare del tempo decise di intraprendere un percorso umanistico che lo portò a diplomarsi negli anni ’80 in sceneggiatura e illustrazione presso la scuola del Fumetto di Milano.
Successivamente partì l’avventura editoriale con un primo approccio a vignette satiriche per “Italiana editrice periodici”. Da disegnatore esterno, ecco il passaggio ad art director delle tre testate principali di questo piccolo editore.
Nel 2004 arrivò pure la prima pubblicazione “Discarica d’amore”, una raccolta di racconti autoconclusivi, il cui tema principale è la putrefazione dei sentimenti umani. Dopodichè Natarella abbandonò letteralmente la scrittura per dedicarsi quasi a tempo pieno alla musica. Seguì progetti che lo portarono ad esibirsi in diverse località europee e pure in America. Il principale fu Sugar Ray Dogs che sta tuttora continuando. Grazie a tutto ciò riuscì addirittura a suonare con Freddy Koella, chitarrista e violinista di Bob Dylan e Willy De Ville.
Una parentesi abbastanza lunga che però non ha mai “distratto” Natarella dalla passione letteraria. Decise così di scrivere qualcosa di autobiografico, arricchito da passaggi fantasiosi. Ne uscì un romanzo, pubblicato nel 2016, con protagonista un impiegato di banca che stufo di nascondersi da una vita non sua, prova a cercare se dentro di sé sia rimasto qualcosa di artistico. Si rifugia in un albergo a due passi dal luogo di lavoro e vive in una Milano piena di ombre, dove succedono una serie di avventure.
Titolo del romanzo: Neanche li avesse fatti Egon Schiele.