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Attualità | 13 luglio 2018, 16:57

Vigevano, cavalcavia: “Fine lavori per l’ultima settimana di settembre”

Intervento del sindaco Sala in consiglio comunale per rispondere alle domande del Partito Democratico sul cavalcavia La Marmora: definito il nuovo cronoprogramma dei lavori, non ci saranno aumenti dei costi. Polemiche sulle responsabilità

Vigevano, cavalcavia: “Fine lavori per l’ultima settimana di settembre”

Ha soddisfatto le attese il consiglio comunale di ieri sera, durante il quale il sindaco Andrea Sala era chiamato a rispondere a una lunga interrogazione firmata dai consiglieri del Partito Democratico sui lavori al cavalcavia La Marmora. Partiamo naturalmente dalla questione più spinosa, quella che avevamo definito “la domanda delle cento pistole”: quando il cavalcavia riaprirà al traffico? “Il cronoprogramma iniziale prevedeva la consegna dei lavori il 17 di agosto”, ha risposto il sindaco. “Con il fermo del cantiere dovuto ai ben noti problemi di sicurezza, abbiamo perso circa un mese. Il nuovo programma prevede il termine degli interventi nell’ultima settimana di settembre”.

Da quel momento il cavalcavia sarà percorribile? “Saranno necessari i collaudi di rito – continua il sindaco – ma faremo in modo di abbreviare i tempi. Ci avveleremo della possibilità di effettuare collaudi in corso d’opera man mano che i lavori andranno avanti, in modo che al termine del cantiere rimangano soltanto da verificare gli ultimi interventi”.

I costi non sembrano costituire un problema: “Inizialmente era stato fatto uno stanziamento da 3.080.000 euro”, ha detto ancora Sala rispondendo alle domande del PD. Con il computo attuale, che prevede anche il preventivo sulle attività ancora in corso di svolgimento, si andrebbe a toccare una cifra attorno ai 2,4 milioni di euro: “Saremo sicuramente sotto alla cifra iniziale, anche perché i costi per l’adeguamento alle normative di sicurezza sono questioni riguardante la ditta appaltatrice, dato che questo ambito non è soggetto a ribasso di gara”.

Note polemiche sono invece arrivate nel momento in cui si è toccato il capitolo responsabilità: “I ritardi sono da imputare ai problemi riscontrati in tema di sicurezza”, ha affermato il sindaco, incontrando una velenosa risposta da parte del capogruppo del PD Emanuele Corsico Piccolini. “Questo appalto ha causato problemi pratici ai cittadini e problemi politici all’amministrazione, causando anche l’allontanamento di un assessore. Non si possono dare tutte le colpe alla sicurezza, dietro alla questione sicurezza ci sono persone e atti”. Il sindaco ha replicato precisando che il responsabile sicurezza del cantiere si è dimesso all’indomani del blitz dei carabinieri, venendo sostituito dopo una settimana.

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