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Attualità | 08 ottobre 2018, 12:23

Elogio di Cesare Nai: bloccare i diesel euro 3 non serve a nulla (lo dicono gli esperti, non noi)

E anche in Regione si pensa di correre ai ripari per non rendere il provvedimento troppo penalizzante

Elogio di Cesare Nai: bloccare i diesel euro 3 non serve a nulla (lo dicono gli esperti, non noi)

Per fortuna che c’è ancora qualcuno capace di ribellarsi all’ecologicamente corretto (non suffragato dai dati).

La decisione del sindaco di Abbiategrasso Cesare Nai di NON disporre il blocco dei diesel 3 è cosa buona e giusta, ragionevole e frutto di una osservazione non superficiale della realtà.

E non lo diciamo noi, lo dicono (da anni) studi e ricerche nel campo dell’inquinamento atmosferico. Noi vorremmo proporvene oggi solo due, di facile comprensione. La prima è una disamina su origine e dinamica delle polveri sottili (https://www.automoto.it/eco/polveri-sottili-tutto-quello-che-non-vi-dicono.html), la seconda è a nostro avviso ancora più illuminante e viene dalla più importante autorità lombarda in materia, l’Arpa. 

E ci dice come negli ultimi  30 anni i valori dell’inquinamento atmosferico, in particolare il Pm 10, sono in netta riduzione. 

www.arpalombardia.it/Pages/Indicatori/Particolato-PM10-Trend-2016.aspx

Ci sono poi gli studi recenti che hanno dimostrato come il ricorso ai blocchi auto sia servito molto poco, laddove e quando è stato applicato. Anche in Regione Lombardia, dove la misura è stata recepita per adeguarsi alle normative europee (in caso di non applicazione, le multe sono salatissime), si sta peraltro già pensando ad introdurre delle deroghe che non penalizzino eccessivamente i cittadini, dal momento che se bloccare euro 0 o euro 1 ha sicuramente una ratio, molto meno ce l’ha una misura che blocca di fatto una parte rilevante del parco auto, specie degli anziani.

Ci sono certamente delle possibilità di tutelare l’aria e l’ambiente (la cui qualità, è bene ribadirlo, è decisamente superiore rispetto a un tempo grazie a un mix di interventi compositi) senza impedire a un 75enne di andare in ospedale per degli esami o a fare la spesa (una delle idee più illuminanti ci è infatti parsa quella di escludere chi usa l’auto poche volte a settimana e percorre un ridotto numero di chilometri).

Cesare Nai ha saputo esprimere un dissenso che non è solo legittimo, ma che oltre ad ergersi in difesa di categorie fragili pone finalmente il tema di chi si ribella a misure, lo ripetiamo, che hanno già dimostrato abbondantemente di NON funzionare.

Senza dubbio, l’aumentata sensibilità ambientale di questi anni ha contribuito a spingere verso l’adozione di molte misure efficaci. Ma non dimentichiamo quando a Magenta, circa 10-12 anni fa, tenne banco per mesi la discussione sui blocchi auto con valori di Pm 10 superiori quasi del doppio rispetto a quelli attuali. Valori, LO RIPETIAMO, oggi decisamente più contenuti. Tali per cui quanto avviene ad Abbiategrasso è cosa buona e giusta.

Fabrizio Provera

Editoriale in collaborazione con www.ticinonotizie.it

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