Il padre della ragazza, un piccolo imprenditore della zona, era deceduto dandosi fuoco nello stesso parcheggio nel 2013. L'uomo in crisi economica, era balzato agli onori della cronaca sempre nello stesso anno per esseri presentato a casa di Beppe Grillo e ripreso dalle telecamere dei tg, suonò al citofono per chiedere aiuto al leader del Movimento 5 Stelle.
"Una giovane vita sta lottando contro la morte - commenta il sindaco di Savona Ilaria Caprioglio - noi purtroppo, non possiamo né capire, né comprendere cosa sia scattato nella testa di questa giovane donna".
"Non credo che i 20 giorni alla maggiore età siano un dato rilevante. Certo, dobbiamo interrogarsi in tante situazione sulla maggiore età e su quello che comporta. Pensiamo ai casi di giovani che soffrono di autismo. Una volta compiuti i 18 anni, per lo Stato, in teoria, non sono considerati più malati perché termina il sostegno della sanità pubblica. In questo caso però, credo che il dato anagrafico non sia importante. Probabilmente era un gesto forse meditato da tempo. In questo momento, non credo che si debba indagare su questo, ma sperare in una sua ripresa" conclude il sindaco Caprioglio.
Secondo quanto riferito, il Comune di Savona aveva dato un contributo 'a spot' di 2 mila euro alla famiglia (che non aveva mai fatto richiesta ai servizi sociali) della ragazza dopo la morte del padre.