Era un giovane di nazionalità nigeriana, Prince Jerry, il 25enne morto dopo essere stato travolto da un treno, nella stazione di Tortona. Viveva a Genova, nella comunità di accoglienza Multedo. I funerali saranno celebrati questa mattina, venerdì, nella chiesa dell'Annunziata a Genova.
Ad accompagnarlo nell'ultimo viaggio saranno gli ospiti della comunità, insieme don Giacomo Martino, responsabile della fondazione Migrantes. E' stato don Giacomo a raccontare ai parrocchiani la storia di Prince Jerry, arrivato in Italia con una laurea in tasca e con la speranza di trovare un lavoro ed un futuro migliore.
E' toccato a don Giacomo riconoscere, lunedì, quel che restava del corpo del giovane, dopo essere stato travolto dal treno.
Jerry potrebbe aver scelto di morire. Lo stabilirà l'indagine in corso. Il giovane laureato che aveva tante speranze potrebbe aver scelto la morte, piuttosto che affrontare la paura e l'incertezza del futuro.
Poco prima di Natale, racconta don Giacomo, aveva ricevuto la notizia del diniego del permesso di soggiono. "Scoprendo che non avrebbe potuto contare neppure sul permesso umanitario, che è stato annullato dal recente Decreto, si è tolto la vita buttandosi sotto un treno", scive il parroco.
E' un'ipotesi che andrà verificata, certo. Ma è un'ipotesi agghiacciante. Scegliere di morire, pur di non tornare indietro.
La storia di Prince Jerry ha fatto in poco tempo il giro dell'Italia, sulla rete, trascinando con se scorcento e polemiche. "Aabbiamo deciso di portarcelo su a Coronata e seppellirlo nel cimitero lassù. Venerdì mattina alle 11:30, all'Annunziata, celebrerò il suo funerale. Quanti vorranno e potranno essere presenti sarete il segno dell' ultimo abbraccio terreno a questa vita così desolata. Una preghiera per lui e la sua famiglia", conclude don Giacomo.
(nella foto immagine generica)
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