Maltrattamenti in famiglia (commessi anche alla presenza dei figli minorenni), stalking, violenza sessuale, detenzione illegale di armi. Un carico di accuse pesantissime quello rivolto dalla Procura della Repubblica a un 42enne di Gattinara, in carcere da novembre, che avrebbe trasformato in un inferno la vita della ex compagna. Un vissuto quotidiano di botte, maltrattamenti verbali, sputi, calci, rapporti sessuali non voluti, al quale la donna, una trentenne valsesiana, aveva deciso di dire basta, lasciando il compagno per iniziare una nuova vita.
Questo però, non ha fermato l'uomo, anzi: secondo quanto la donna ha denunciato ai carabinieri, dopo il suo allontamento da casa sono iniziati pedinamenti, messaggi continui su cellulare e social, video minatori inviati tramite la messaggeria di Facebook.
E, quando i militari si sono presentati alla porta del gattinarese, per chiedere conto di minacce di morte indirizzate alla donna e al padre di lei, in casa hanno trovato una pistola detenuta irregolarmente, munizioni e altro materiale pericoloso.
L'uomo è così finito prima ai domiciliari, poi in carcere per aver violato la misura restrittiva e aver inviato un video intimidatorio via Facebook alla sua ex compagna. Nei suoi confronti la Procura della Repubblica ha chiesto e ottenuto il giudizio immediato e, nei giorni scorsi, l'uomo è comparso davanti ai giudici Maria Teresa Guaschino, Valentina Di Peppe e Cristina Barillari per rispondere delle pesanti accuse contestate.
Su richiesta dei legali della donna, che si è costituita parte civile, le udienze si svolgeranno a porte chiuse vista la tipologia dei reati contestati e il coinvolgimento dei figli minorenni che avrebbero assistito a parte dei maltrattamenti.