/ Cronaca

Cronaca | 16 aprile 2019, 10:20

Blitz della Guardia di Finanza pavese: sequestrati immobili, lussuose ville e vigneti per un valore complessivo di circa tre milioni di euro

Le unità abitative coinvolte nell'operazione del comando provinciale di Pavia, sono ubicate nelle province di Bergamo, Brescia e Sassari. Nel mirino un imprenditore 55enne bergamasco già noto alle forze dell'ordine

Blitz della Guardia di Finanza pavese: sequestrati immobili, lussuose ville e vigneti per un valore complessivo di circa tre milioni di euro

I Finanzieri del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Pavia hanno sottoposto a sequestro preventivo 26 unità immobiliari (tra le quali un fabbricato industriale, cinque vigneti, due lussuose ville di cui una con piscina) ubicate nelle province di Bergamo, Brescia e Sassari, per un valore complessivo di circa tre milioni di euro.

L’attività delle fiamme gialle pavesi ha riguardato un imprenditore bergamasco di 55 anni, pluripregiudicato per associazione per delinquere, traffico di sostanze stupefacenti, riciclaggio, bancarotta fraudolenta, ricettazione e reati fiscali. Le indagini, coordinate dal Dott. Antonio Pansa, Sost. Procuratore della Repubblica della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Bergamo, sono partite dall’approfondimento di operazioni finanziarie opache realizzate dalle società riconducibili al citato imprenditore.

I finanzieri hanno appurato che il complesso schema di frodi fiscali disvelato aveva consentito al predetto di sottrarsi al pagamento delle imposte e di accumulare oltre 15 milioni di euro nell’arco di un decennio.

Il patrimonio così accumulato, per essere sottratto al rischio di aggressione da parte del Fisco, era stato intestato a dei prestanomi ma, come emerso dalle indagini poste in essere dai Finanzieri, sicuramente a lui riconducibile. I militari del Nucleo di Polizia Economico- Finanziaria di Pavia hanno ricostruito i singoli passaggi di quote delle società e i flussi del denaro tra l’imprenditore e i prestanomi, riconducendo l’ingente patrimonio al primo, che risultava formalmente nullatenente.

Chi utilizza fatture false e mette in piedi articolati sistemi di frode al fine di sfuggire ai propri doveri di contribuente sottrae risorse fondamentali per la crescita e lo sviluppo del Paese in danno degli imprenditori e contribuenti onesti ostacolando, in un mercato libero, la normale concorrenza fra le imprese.

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A MARZO?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare 2024" su Spreaker.
Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore