Nella giornata del 1 luglio (lunedì) il personale dell'Ufficio Anticrimine, coadiuvato da personale della Squadra Volante, entrambi del Commissariato di Polizia di Stato di Vigevano, nel corso di un servizio coordinato finalizzato alla prevenzione e repressione del traffico di sostanze stupefacenti, a seguito di notizia confidenziale di indubbia e comprovata attendibilità, ha appreso che un 29enne tunisino residente a Vigevano, deteneva sostanze stupefacenti ai fini di spaccio. In effetti, è risultato chel'uomo era stato già arrestato lo scorso 31 maggio dal locale Comando Stazione Carabinieri di Vigevano per spaccio di sostanze stupefacenti.
In quella precedente occasione, il Giudice del Tribunale di Pavia, nel corso dell'udienza di convalida, lo sottoponeva alla misura cautelare dell'obbligo di dimora nel Comune di Vigevano. Le informazioni assunte hanno riferito che il pusher ha continuato imperterrito la medesima attività illecita. Lo stesso, non essendo presente nella sua abitazione, è stato cercato nelle vie cittadine e reperito alle ore 12:30, circa, nelle vicinanze della sua abitazione.
Il personale operante, sulla scorta delle informazioni assunte, ha proceduto dapprima alla perquisizione personale, con esito negativo e successivamente è stato accompagnato al proprio domicilio, dove veniva estesa la perquisizione nel corso della quale, eseguita con l'ausilio dell'unità cinofila, all'interno del serbatoio raccogli polvere dell'aspirapolvere appoggiata su un mobile nel corridoio dell'appartamento è stato rinvenuto un fazzoletto di carta bianca, dove al suo interno erano presenti 9 involucri di cellophane termosaldati contenenti sostanza stupefacente di colore marrone, risultata essere eroina a seguito dei reagenti narcotest e successivamente sequestrata.
In considerazione dei fatti sopra menzionati, che non lasciano dubbi sulla commissione del reato l'uomo è stato arrestato e trattenuto nelle celle di sicurezza in attesa del rito direttissimo, a seguito del quale ha patteggiato una condanna a un anno di reclusione e mille euro di multa, con sottoposizione agli arresti domiciliari.