Si potevano vedere solo facce soddisfatte e ampi sorrisi tra il pubblico che ieri sera, pochi minuti prima della mezzanotte, abbandonava la corte grande del castello al termine della rappresentazione de “La Traviata” di Giuseppe Verdi, unica opera lirica inserita nel cartellone dell’Estate in Castello. Una scommessa, dato che il melodramma nella cornice sforzesca ha precedenti rarissimi e datati (l’ultimo una quindicina di anni fa). Una scommessa vinta, non soltanto per il tutto esaurito ma anche per il riscontro che sembrava quasi palpabile dalla platea durante le due ore e mezza di spettacolo.
Una produzione “made in Lomellina”, nata tra Vigevano e Garlasco con qualche prestito di artisti milanesi. Due realtà in continua crescita come l’associazione Oper@lirica di Garlasco e l’Orchestra Città di Vigevano che hanno unito gli sforzi coinvolgendo anche la corale dei Maestri Cantori e la scuola di danza “100 Passi”.
Sul palco a trascinare è Clara Jiyoung Byun nell’interpretazione di Violetta. Accanto a lei un cast ben assortito sotto la regia di Fabio Buonocore, che ha scelto di sottolineare con luci e colori molto forti i momenti chiave del melodramma. Una menzione di merito va inevitabilmente rivolta alla prestazione dell’orchestra, mentre si sono rivelate ben combinate le scene dedicate al ballo, con il quadro abbinato a “Noi siamo zingarelle” che ha strappato applausi a scena aperta.