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Cronaca | 17 ottobre 2019, 18:00

"Suo figlio è stato arrestato, servono subito i soldi". Ma la novantenne non ci casca e sventa la truffa

E' successo ieri a Varese: un'anziana ha ricevuto una telefonata da un sedicente avvocato e un finto carabiniere, che hanno tentato di estorcerle denaro e gioielli: "Dico grazie ai carabinieri veri, che mi hanno aiutata e spiegato come comportarmi". Ecco una storia da cui imparare

"Suo figlio è stato arrestato, servono subito i soldi". Ma la novantenne non ci casca e sventa la truffa

Un’ennesima truffa architettata ai danni di un’anziana da parte di delinquenti senza scrupoli. È accaduta ieri a Varese ma la prima e piacevole notizia da dare è che il tentativo non è  andato in porto: grazie all’attenzione posta dalla nonnina in questione e al tempestivo aiuto dei carabinieri. Vi raccontiamo la storia, in modo da tenere sempre alto il livello di guardia. 

In casa di Adele - per privacy riportiamo un nome di fantasia - suona il telefono fisso. La signora, prossima ai 90 anni, risponde; dall’altra parte della cornetta c’è un sedicente avvocato, che si qualifica con il solo cognome: "Buongiorno, suo figlio ha commesso un incidente ed essendo senza assicurazione è stato arrestato e portato in caserma dai carabinieri".

Adele si spaventa, si preoccupa, chiede di poter parlare con il figlio; ovviamente il delinquente le nega la possibilità: "Non è possibile parlare né con lui, né con la moglie che si trova qui anche lei: sono io a fare da tramite". Il finto avvocato incalza immediatamente la nonnina spiegando ciò che dovrà fare: "Bisogna pagare immediatamente l’assicurazione, di 800 euro. E per il rilascio bisogna saldare anche una multa di 4000 euro. Le lascio il mio numero di telefono (un numero fisso con prefisso 0332, quello di Varese, che potrebbe fugare eventuali sospetti), nel frattempo la chiamerà il maresciallo dei carabinieri per spiegarle".

La successiva telefonata arriva così da un sedicente militare dell’Arma, che conferma i fatti e fissa anche la scadenza: "Signora, tra un’ora il mio turno finisce e quando arriveranno i miei colleghi se non paga quanto dovuto verrà convalidato l’arresto e suo figlio sarà processato per direttissima domattina". 

In preda al panico, Adele contatta il finto avvocato, che affonda il colpo: "Signora, ha dei soldi in casa? Bisogna farli avere immediatamente". La signora conferma di avere parte della cifra a disposizione, ma di non avere modo di consegnarla entro l’orario stabilito. La truffa è pronta a scattare: "Signora, non si preoccupi: vengo io a prenderli a casa sua". 

Il malvivente, non contento, chiede alla nonnina quanti soldi abbia a disposizione e, scoperta una cifra inferiore alla sua “fame”, prova ad irrobustire il bottino: "C’è bisogno di avere l’intera somma. Se non ce l’ha in contanti, è possibile usare altri valori. Che gioielli ha in casa? Me li può descrivere per farne una stima?"

Ad Adele - fin lì talmente scossa da fidarsi senza fare domande - qualcosa non torna. Lasciato in attesa l’avvocato ("Vado a controllare in camera"), decide di contattare un parente, il quale capisce il tentativo di truffa e contatta immediatamente i carabinieri. La risposta dalla caserma è repentina e, mentre scattano i controlli, alla signora vengono fornite tutte le informazioni su come comportarsi. 

Il tentativo di truffa è così sventato perché la nonnina, fortificata e rassicurata dall’appoggio dei militari, non dà ulteriore terreno fertile ai delinquenti: "Ho passato dei momenti terribili: quando ho sentito parlare così di mio figlio mi sono spaventata, non ho più capito nulla. Per fortuna ho ricevuto l’aiuto dei carabinieri, che ringrazio tanto: sono stati gentili, mi hanno tranquillizzato e mi hanno spiegato come comportarmi se dovesse accadermi ancora qualcosa di simile in futuro". 

Questa storia, per fortuna, ha avuto un lieto fine; altre volte la truffa - come vi abbiamo raccontato qui soltanto un paio di giorni fa - è invece andata in porto. Per evitare situazioni di rischio o ritrovarsi brutte sorprese è necessario ricordare alcune regole d'oro:

1) Carabinieri, Polizia, Guardia di Finanza e tutte le forze dell’ordine al servizio dei cittadini non chiedono mai soldi. 

2) Mai dire a qualcuno di avere contanti o valori in casa.

3) Più in generale, non aprite mai la porta e non date mai informazioni a chi si presenta senza preavviso e con qualche “urgenza”, di persona o al telefono.

4) Per ogni situazione dubbia, la scelta migliore è telefonare subito al 112. Dalla parte opposta della cornetta troverete sempre qualcuno pronto ad aiutarvi. Proprio come è successo ad Adele. 

redazione online Varese

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