Sono arrivati in treno da tutta la provincia di Pavia, ma non solo anche da quelle limitrofe come ad esempio Alessandria, in occasione del 4° sciopero globale per il clima; grazie anche al consueto tam tam sui social.
Centinaia di ragazzi hanno manifestato pacificamente, questo pomeriggio (venerdì), dandosi appuntamento alla stazione ferroviaria di Sannazzaro de' Burgondi, intorno alle 15:30, per poi proseguire nel loro corteo verso la raffineria Eni. I giovani si sono fermati a presidiare la rotonda che conduce all'ingresso dello stabilimento ed hanno intonato cori contro l'inquinamento atmosferico e le multinazionali, corredati da alcuni striscioni di protesta e scritte di vernice colorata sull'asfalto.
La manifestazione è stata presidiata dalla polizia di Stato che ha chiuso tutte le strade interessate dal corteo, fra cui la rotonda di accesso a Sannazzaro de' Burgondi, provenendo da Pavia. Disagi al traffico veicolare che hanno riguardato soprattutto gli autotrasportatori in transito, che non hanno fatto mistero del proprio disappunto sulle ragioni dello stop.
"Un luogo emblematico di proprietà di una multinazionale che, ai quattro angoli del pianeta, continua a depredare e saccheggiare territori, -dice una nota pubblicata dai "Fridays For Future" nei giorni scorsi - coinvolta nello scandalo di tangenti più grande dai tempi di Mani Pulite. Una raffineria nel cuore della pianura padana, uno dei luoghi più inquinati al mondo, che giorno dopo giorno, avvelena l’aria che respiriamo. Un luogo nel quale gli incendi e le esplosioni si ripetono con allarmante costanza. Uscire dal fossile è una delle condizioni indispensabili per salvare il pianeta dalla catastrofe ecologica e climatica - chiude la nota dei manifestanti".