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Attualità | 10 gennaio 2020, 22:55

Sardine: il 26 gennaio a Pavia sarà flash mob o manifestazione? Risposta in arrivo tra una decina di giorni

Intanto il coordinamento pavese ha aperto una raccolta fondi e molto dipenderà dalla cifra che verrà devoluta. Si avvicina comunque la data per “scendere” in piazza della Vittoria alle ore 17

Sardine: il 26 gennaio a Pavia sarà flash mob o manifestazione? Risposta in arrivo tra una decina di giorni

Una manifestazione non si può improvvisare. Ci sono diversi aspetti da tenere in considerazione e per la pianificazione deve esserci un buon grado di affiatamento tra i componenti. Le Sardine pavesi sono nate circa un mese e mezzo fa e ragionando per step sono arrivate ad organizzare l’evento che si terrà il prossimo 26 gennaio.

Le difficoltà non sono di certo mancate ed il primo ostacolo da oltrepassare ha riguardato il fatto che la Provincia di Pavia è particolarmente estesa. Ciò significa che esistono dei centri importanti anche lontani dal capoluogo. E’ nata così l’idea di organizzare in altre città incontri propedeutici alla manifestazione del 26 gennaio.

“Inizialmente - spiega Alessandra Torquato, referente per la zona di Vigevano - pensavamo di programmarli a Stradella, Voghera, Mortara e Vigevano, ma siccome i tempi si sono ristretti per le festività natalizie abbiamo deciso di ridurre il tutto ed organizzarli solo a Vigevano e Voghera. Nella città ducale si terrà un incontro il 17 gennaio alle ore 18 presso la Camera del Lavoro, mentre a Voghera è previsto per il giorno successivo”.

Quale sarà l’obiettivo di questi due appuntamenti? “Sarà l’occasione per presentarsi - riprende la Torquato - invitare le varie realtà del territorio (associazioni ed enti) e spargere la voce sulla manifestazione coinvolgendo più persone possibili. Vogliamo raccogliere idee e sentire i pareri di diversi giovani che ci hanno contattato dando piena disponibilità alla partecipazione”.

L’appuntamento del 26 gennaio segnerà per le Sardine pavesi un punto di partenza. Successivamente il gruppo attenderà informazioni dal direttivo nazionale di Bologna che ha già annunciato la volontà di stabilire una data per un congresso. “In base a ciò che si deciderà - continua la Torquato - vedremo a cascata come organizzarci a livello provinciale e regionale. Per ora, per noi, è fondamentale preparare la manifestazione del 26 gennaio e se avessimo creato dei sottogruppi lomellini o vogheresi avremmo disperso energie”.

Cosa sta quindi organizzando il coordinamento pavese? “Un flash mob - sottolinea la Torquato - presuppone solamente un avviso alla Questura, mentre una manifestazione con tanto di palco ci obbliga ad effettuare un discorso più ampio relativo alla sicurezza. Quest’ultima opzione ha dei costi sicuramente alti. Per questo ci siamo autotassati noi del coordinamento ed abbiamo aperto una raccolta fondi. Se riuscissimo a raggiungere la cifra per organizzare la manifestazione la faremo, altrimenti realizzeremo un flash mob. Con ciò che verrà raccolto ci piacerebbe comunque garantire un impianto audio e se dovessimo avanzare dei soldi li utilizzeremo in futuro per eventi su altri territori o, nel caso non si riuscisse ad organizzarli, li doneremo ad un’associazione locale”.

Fabrizio Negri

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