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FESTIVAL DI SANREMO | 08 febbraio 2020, 17:03

A Sanremo Valerio Soave, presidente della Mescal: “Morgan non sta bene, aiutatelo”

Dopo aver seguito l'artista per 25 anni e aver pubblicato tutti i dischi dei Blu Vertigo, l'amarezza della casa discografica al Festival con Bugo

A Sanremo Valerio Soave, presidente della Mescal: “Morgan non sta bene, aiutatelo”

Dopo il caos di ieri sera al Festival di Sanremo, quando Morgan ha cambiato il testo di "Sincero" e Bugo ha abbandonato il palco a inizio esibizione, determinando così la squalifica dalla gara, il presidente della Mescal Valerio Soave ha dato la sua versione. 

È molto triste per me essere qua, dopo aver seguito Morgan per 25 anni e aver prodotto tutti i dischi dei Blu Vertigo. La vita di una persona è per me fondamentale, molto più importante di tutte le polemiche. Ho lottato a più riprese, sei o sette volte, in questo tempo. Le paranoie sui complotti impediscono di lavorare serenamente".

"Dopo anni di frequentazione, l’ho visto quotidianamente scendere in basso e ho esortato sempre tantissime volte le persone che aveva intorno. L’ho portato a Sanremo perché mi sono innamorato del disco di Bugo: lo stesso direttore artistico, Amadeus, ha dichiarato che il pezzo ‘Sincero’ era bellissimo, ma Bugo non aveva abbastanza notorietà. Morgan era il nome di richiamo. E loro due sono molto amici".

"Poi Morgan ha detto che per venire a Sanremo era necessario che firmasse anche lui il testo, ma lui non ha scritto una sola nota, non ha scritto una parola di quella canzone”.

Poi, un appello: “La vita di una persona è più importante di qualsiasi problema, mi rivolgo ai manager di Marco: aiutatelo. Magari lui ingenuamente è realmente convinto di averla scritta”.

Soave ha quindi ripercorso alcuni momenti delicati della settimana sanremese. Dalla bagarre per la camera d’albergo, che Morgan ha sostenuto gli avessero tolto, al caos durante le prove per la serata cover. “Alloggiava al Globo, dove c’era anche tutto lo staff della Mescal, ma ho pensato di spostarlo in un loft di lusso a due passi dall’Ariston in modo che non rschiasse di vedere noi, per calmare la situazione. Poi gliel’abbiamo ridata”.

In vista della partecipazione al Festival, Morgan ha chiesto “la libertà di decidere la cover, curare gli arrangiamenti, dirigere l’orchestra e scegliere l’ospite – ha detto Soave –. All’orchestra sono arrivate undici versioni diverse della partitura, definite tutti non suonabili e zeppe di errori armonici”.

Non solo: il 26 gennaio alla casa discografica è arrivata una proposta contrattuale di 55 mila euro, più la richiesta di inserire arrangiamenti sinfonici sull’introduzione di “Sincero”. “Da quel momento è iniziato il dramma – ha commentato Soave –. Sono arrivate altre condizioni vessatorie, si sarebbe trattato di ricatto a scopo di estorsione”.

Io voglio che la gente apra gli occhi – ha concluso –: Morgan è una persona che non sta bene. Soffro nel vederlo andare in questo modo. Sarebbe stato bellissimo avere ritorno di Marco sul palco”.

redazione online Sanremo - Manuela Marascio

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