È forse il provvedimento più drastico mai deciso nella nostra storia repubblicana.
Il titolo è «Misure urgenti di contenimento del contagio nella regione Lombardia e nelle province di Modena, Parma, Piacenza, Reggio nell’Emilia, Rimini, Pesaro e Urbino, Venezia, Padova, Treviso, Asti e Alessandria sono adottate le seguenti misure».
Tra le misure quella più fortemente impattante è il divieto di uscita e di entrata dalle zone indicate, tra cui Asti e soprattutto Alessandria, provincia strettamente legata al vercellese (basta pensare ai mille legami che uniscono Vercelli, Trinese e Casale).
Ma nel provvedimento sono previsti anche la chiusura di palestre, piscine, centri benessere, musei e, solo nel week end, dei centri commerciali. Prolungata anche la chiusura di scuole e asili fino al 3 aprile, data di scadenza del provvedimento.
Una decisione che viene seguita con grandissima apprensione nella zona di Trino, confinante con entrambe le province in procinto di diventare "zona rossa" e che, con Casale e Alessandria, ha legami strettissimi.
In una nota congiunta diffusa in serata, il sindaco Daniele Pane e il capogruppo della minoranza, Alessandro Portinaro, insieme ai rispettivi consiglieri, precisano che "in queste ore difficili, ognuno secondo il proprio ruolo, ma in sinergia e seguendo i rispettivi canali, stiamo lavorando affinché la situazione di Trino non venga penalizzata. Non crediamo infatti ci siano differenze tra la situazione della provincia di Alessandria e quella di Trino e dei comuni limitrofi. Nelle prossime ore ci saranno ulteriori approfondimenti e speriamo che le nostre richieste vengano accolte. A nostro avviso tutte le province che confinano con la Lombardia devono essere trattate allo stesso modo".