Coronavirus, la battaglia va avanti. E lo fa con numeri che non possono non preoccupare, anche se lo stesso assessore regionale al Welfare Giulio Gallera ha detto che «gli esperti ci dicevamo che quelli di sabato e domenica sarebbero stati i giorni peggiori, ma sempre i tecnici prevedono che i contagi possano rallentare da lunedì e noi speriamo che si vada in questa direzione».
Intanto la Lombardia ha fatto registrare, con i risultati dei tamponi svolti un paio di giorni fa, un incremento di 3.251 contagi, portando il totale degli infettati dall'inizio dell'epidemia a oggi a 25.515. Crescono di conseguenza anche i ricoverati in ospedale, saliti a 8.258 (+523), mentre in terapia intensiva siamo arrivati a 1.093 pazienti (43 in più rispetto a ieri). Aumentano i decessi: 546 in un solo giorno, una cifra che porta le vittime totali a 3095. Una buona notizia arriva dai guariti: 2139.
E una buona notizia arriva da Mattia, il "paziente 1" di Codogno. Il 38enne sta molto meglio e nelle prossime ore sarà dimesso: potrà tornare a casa dalla moglie in attesa del primo figlio.
Anche sul fronte mascherine potrebbe iniziare a muoversi qualcosa: «Le nostre aziende stanno iniziando a produrle - ha detto l'assessore Raffaele Cattaneo, che si sta occupando da lunedì di reperire questi dispositivi - Sto coordinando il tentativo di costruire una filiera lombarda e italiana di produzione di mascherine chirurgiche e di dispositivi di protezione individuali. Sono prodotti che necessitano di una certificazioni particolari. Le aziende che già le producono stanno lavorando a pieno regime per produrre le Fpps. Ma non sono sufficienti: per questo abbiamo fatto una chiamata alle armi: hanno risposto tantissime imprese, almeno 300. Questo ha permesso per mettere i mattoni di una nuova filiera di fornitura, grazie alla collaborazione con il Politecnico di Milano. Vogliamo mettere a disposizione della popolazione mascherine idonee e protettive».