«La nuova ordinanza della Regione Lombardia alla firma del presidente. Attilio Fontana, in vista del 4 maggio, è sostanzialmente in linea con i provvedimenti indicati dal Governo». Lo comunica una Nota della Regione Lombardia, confermando l'annuncio dello stesso Fontana in mattinata a 7Gold.
A differenza di quanto previsto dal Dpcm in Lombardia permane però l'obbligo di coprirsi le vie respiratorie, con mascherina oppure con sciarpe, foulard o altri indumenti, anche all'aperto.
Via libera ai mercati all'aperto (ma solo per generi alimentari e con alcune semplificazioni chieste dai sindaci), semaforo verde per studi professionali, cartolerie, librerie e negozi di fiori.
Cadono le restrizioni per i distributori h24 di generi alimentari che quindi potranno offrire tutto e non solo acqua, latte e prodotti farmaceutici e parafarmaceutici. Possibilità d'apertura per servizi bancari e assicurativi, attività alberghiere, attività per riparazione e vendita di computer, telefoni ed elettrodomestici, articoli per illuminazione, ferramenta, vernici, materiale elettrico termoidraulico e apparecchiature fotografiche.
Sarà possibile praticare attività fisica all'aperto, senza il limite dei 200 metri dalla propria abitazione. Via libera anche alla toelettatura degli animali.
«Affrontiamo la fase-2 - ha spiegato il presidente Fontana - con la certezza che, ancora una volta, la responsabilità personale dei cittadini, unita al montaggio stringente dei segnali sanitari, ci consentirà di affrontare in sicurezza questa nuova tappa per arrivare poi alla nuova normalità».
In merito alla ripresa delle attività sportive individuali, prevista dal Dpcm, la Regione Lombardia precisa che, dal 4 maggio, sarà consentita la pesca sportiva in quanto considerata attività sportiva a tutti gli effetti.
Gli spostamenti potranno avvenire esclusivamente all'interno del territorio regionale, rimarrà il divieto di organizzare gare agonistiche e sarà obbligatorio rispettare tutte le norme di sicurezza previste, tra cui il distanziamento sociale e il divieto assoluto di assembramenti.
Questo è quanto contenuto nel Dpcm in vigore dal 4 maggio, al quale Regione Lombardia si atterrà senza necessità di ulteriori interventi normativi.
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