Il ministro della Salute, Roberto Speranza, è molto cauto sulla possibile riapertura agli spostamenti tra regioni dal 3 giugno. La decisione non è affatto automatica o scontata e verrà presa solo alla fine della prossima settimana, quando si capirà come sarà variato l'indice di contagio dopo le riaperture del 18 maggio. L'intendimento è sempre stato quello di riaprire i confini tra le regioni con un indice di contagio basso (anche in Lombardia per ora l'indice RT è sceso da moderato a basso, cioè da 0,62 a 0,51, come annunciato ieri da Fontana, ma non tiene conto ovviamente di ciò che è accaduto con le riaperture dell'ultima settimana.
«E' presto per parlare della riapertura dei confini regionali - ha detto Speranza - Potremo decidere solo alla fine della prossima settimana, tra venerdì e l'1 giugno, quando conosceremo gli effetti delle riaperture del 18 maggio. Tutto dipenderà dagli indici di contagio che registreremo al momento della decisione».
«Gli ultimi dati sono incoraggianti ma riportano la situazione relativa all'allentamento del lockdown del 4 maggio - ha ancora aggiunto il ministro - Invece gli effetti della riapertura del 18 maggio potremo leggerli solo a fine mese, quando si capirà quanti contagi sono avvenuti da allora. Sarà quello il momento in cui faremo le valutazioni sugli spostamenti tra Regioni. La battaglia non è vinta e siamo ancora dentro una fase complessa, guai a dare segnali che il pericolo è definitivamente scampato».
Al momento solo la Val d'Aosta ha un indice di contagio tra basso e moderato, fissato in 1,06. Ricordiamo che per spostarsi tra una regione e l'altra è obbligatoria l'autocertificazione ed è consentito farlo solo per motivi di lavoro, urgenza, necessità o salute.
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