L’associazione lomellina “La Mortara che vorrei” presieduta da Laura Ghirello presenterà prossimamente un documento a tutti i sindaci del territorio sulla preoccupazione per la diffusione ormai annunciata a breve termine della tecnologia 5G di telefonia mobile.
I dubbi di questa ed altre associazioni sorte a tutela dell’ambiente è data dai nuovi scenari di possibile esposizione della popolazione ai campi elettromagnetici a radiofrequenza che saranno emessi in bande di frequenza (694-790 MHz, 3,6-3,8 GHz e 26,5-27,5 GHz) diverse da quelle utilizzate attualmente per la telefonia mobile (da 800 MHz a 2,6 GHz).
Uno degli aspetti di particolare novità del 5G consiste nel fatto che non sarà finalizzato solo alla comunicazione tra persone, ma anche al cosiddetto “Internet delle cose”, in cui vari dispositivi wireless comunicano direttamente tra loro, utilizzando in particolare onde elettromagnetiche di frequenza appartenente alla banda 26,5-27,5 GHz indicate spesso come “onde millimetriche” anche se quest’ultime corrispondono più precisamente alle frequenze comprese tra 30 e 300 GHz (lunghezze d’onda comprese tra 1 e 10 mm). Onde elettromagnetiche di elevata frequenza.