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Attualità | 09 giugno 2020, 12:05

Coronavirus, l'infettivologo Bassetti: «Basta terrorismo, dal 4 maggio non sono aumentati né i contagi né i ricoveri»

Il direttore della clinica di malattie infettive del policlinico San Martino di Genova: «Il primo focolaio sta svolgendo al termine, anche in Lombardia. Con molta cautela e senza il "liberi tutti", guardiamo con ottimismo al futuro»

Coronavirus, l'infettivologo Bassetti: «Basta terrorismo, dal 4 maggio non sono aumentati né i contagi né i ricoveri»

Novità e conferme sul fronte covid: il direttore della clinica “malattie infettive” del policlinico San Martino di Genova, Matteo Bassetti, interviene così sulle proprie pagine social dove ha affrontato una profonda riflessione sullo stato odierno dell’epidemia.

«A distanza di più di cinque settimane dalla riapertura del 4 maggio (ovvero dopo un tempo che è di 2 volte e mezzo quello massimo di incubazione della malattia) non si è assistito - spiega uno dei principali infettivologi impegnati nella gestione dell’emergenza sanitaria - come qualcuno aveva previsto, ad un aumento dei contagi né tanto meno dei casi di malattia ricoverati in ospedale o gestiti a casa. Il primo focolaio italiano di Covid-19, che è iniziato con numeri importanti a febbraio, sta quindi volgendo al termine in tutte le regioni italiane, compresa la Lombardia. Speriamo di arrivare a zero contagi entro le prossime 3-4 settimane. Credo che questa sia una buona notizia. Basta terrorismo e catastrofismo. Con molta cautela e senza il 'liberi tutti', guardiamo con ottimismo al futuro».

Dati alla mano il primario conferma inoltre, quanto riferito più volte pubblicamente ossia che anche «gli ultimi ricoveri presentano le medesime caratteristiche. Sono meno gravi, meno aggressivimeno impegnativi già nella loro presentazione iniziale rispetto a quelli di marzo. Non abbiamo più visto branchi di tigri assassine latrici di morte,  ha spiegato, ma soltanto qualche gatto selvatico, il più delle volte, docili come felini domestici» spiega.

Sul fronte scientifico Basetti cita lo studio inglese dell'University College di Londra nel quale si evince la conferma che il virus è mutato per ben 189 volte in tutto il mondo adattandosi quindi all'uomo. «Lo ha fatto in un tempo veramente molto breve rispetto ad altri virus simili del passato- rende noto il primario. Lo stesso studio è stato anche in grado di ridatare la comparsa del virus nel mondo agli inizi di ottobre  del 2019. Dopo tutte le polemiche editoriali suscitate dallo studio sulla clorochina pubblicato su Lancet, aggiunge, ne arriva un altro che in maniera, direi inequivocabile, spegne definitivamente gli entusiasmi su questo farmaco per la cura di pazienti ospedalizzati con il covid. Si tratta dello studio "Recovery" in cui sono stati trattati oltre 11.000 pazienti e non si è visto alcun beneficio con il'uso della drossiclorochina (plaquenil)».

In merito alla notizia, resa nota ieri dall’organizzazione mondiale della sanità che sconsiglia l’uso dei guanti, l’infettivologo dice «meglio tardi che mai» ribadendo che «non servono per strada, al supermercato, sugli autobus, sui treni, in aereo, nei negozi, eccetera Lo dicevo da mesi. Laviamoci bene le mani, evitiamo di inquinare e lasciamo i guanti a chi ne ha veramente bisogno. Speriamo che presto ci si uniformi in tutta Italia anche sull'uso delle mascherine, che deve essere fortemente raccomandato quando non si possa mantenere la distanza di sicurezza». In chiusura del suo post Bassetti infine, puntualizza: «lasciamo che prevalga sempre l'evidenza scientifica nella prevenzione e nella gestione clinica e terapeutica del Covid».

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