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Attualità | 24 luglio 2020, 17:12

La Sicilia, Robbio... Poi le vette sopra i 4000

Antonino Matarazzo, 57 anni, tra arrampicate su roccia e scalate su cascate di ghiaccio

Antonino Matarazzo con la scalatrice Veruska Besozzi (volto noto su Rai e Mediaset)

Antonino Matarazzo con la scalatrice Veruska Besozzi (volto noto su Rai e Mediaset)

Lui è Antonino Matarazzo, 57 anni, secondo di tre figli appartenenti a una famiglia che si è trasferita dalla Sicilia a Robbio nel 1963. Suo padre  Alfonso sfrecciava per le vie del paese con una Vespa verde smeraldo, la macchina a quei tempi era un lusso. Negli anni 70 le sue diligentissime sorelle viaggiavano in treno per andare a scuola, una a Novara, l'altra a Vercelli.Dopo le scuole va a lavorare in una ditta di Robbio. Nel 1993 si sposa e si trasferisce ad Olcenengo, formando una famiglia. Sua figlia Sara oggi ha 21 anni. 

Da due anni lavora a Cameri, capoturno, in un'azienda che produce manufatti per gli interni della Ferrari.

Da 28 anni a questa parte, con la sua passione per la montagna, ha scalato almeno venti vette sopra i 4000 metri, una cinquantina oltre i 3000 metri e un centinaio di vette sopra i 2000 metri. Ora è istruttore della Scuola Nazionale di Alpinismo del CAI di BIella.

Gli piace l'alpinismo in tutte le forme classiche che sono: l'arrampicata su roccia, le scalate su cascate di ghiaccio, le pareti e i canali ghiacciati e l'alta quota... scusate se è poco.

Qual è stata la prima vetta "importante" che hai scalato con poca esperienza?

"La Piramide Vincent sul gruppo del Monte Rosa a 4215 metri di quota, però  ho sempre pensato che la cima più importante è quella che devo ancora scalare."

Preferisci scalare con il mondo femminile o con quello maschile?

" È indifferente, mi sono trovato sia con i compagni di scalata maschi che femmine, anche se le scalate più difficili e impegnative le ho fatte con i maschi."

Hai una bella figlia, Sara, e una moglie altrettanto bella, Pina. Cosa pensano loro della tua passione? 

"Mia figlia Sara non condivide perché è un'attività troppo faticosa, però è venuta ad arrampicare su roccia e lo scorso anno l'ho portata su un ghiacciaio a circa 3.500 metri."

E tua moglie Pina? 

"Pina mi lascia andare senza darmi divieti, in 27 anni di matrimonio non mi ha mai detto ‘no, oggi stai a casa.’Diciamo che si fida molto e questo è molto importante perché mi lascia molto sereno e tranquillo, soprattutto quando a fare vette impegnative. Anche lei, prima che nascesse Sara, è venuta ad arrampicare su roccia e sul ghiacciaio."

Come è nata la passione per la montagna, per te, di origini siciliane?

"Già, di origini siciliane... Curioso, ma sono nato a Sperlinga, un piccolo paese a 800 metri. fra i Nebrodi e le Madonie dove molti dove molti giorni all' anno si può ammirare l'Etna. La passione per la montagna è nata da un'altra passione, quella per la fotografia, facevo parte del Foto Club di Robbiobbio. Una sera sono a vedere una proiezione di diapositive con tema della montagna. Mi sono detto che in montagna si sarebbero fatte delle belle foto e alcuni giorni dopo, con uno zainetto pieno di obbiettivi e reflex, ci sono andato. L'anno dopo, il 10 agosto 1993, dopo 10 giorni dal rientro del giorno di nozze, ero in cima al Monte Bianco."

 

Ma.Bi. redazione online Vercelli

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