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Attualità | 13 ottobre 2025, 12:05

Vigevano, a novembre debutta lo spettacolo "Lo spazio neutro"

20 e 27 novembre ore 20:45 Via Oroboni, 32 Centro di aggregazione giovanile “Saltinmente” Fondazione Madre Amabile VIGEVANO

Vigevano, a novembre debutta lo spettacolo "Lo spazio neutro"

Il 20 novembre a Vigevano, in via Oroboni, 32 - presso Centro di aggregazione giovanile “Saltinmente”- Fondazione Madre Amabile - debutta lo spettacolo LO SPAZIO NEUTRO o il racconto delle stanze, dando il via alla prima edizione di FuoriLuogoFuori, la prima rassegna teatrale in luoghi confiscati alle mafie.

La data del 20 novembre, inizialmente programmata come unica, ha già fatto registrare il tutto esaurito, motivo per il quale è stata aggiunta in via eccezionale una seconda data il 27 novembre, di cui sono già aperte le prenotazioni.

LO SPAZIO NEUTRO o il racconto delle stanze di Francesco Viletti vede protagonisti Francesco Viletti, Corrado Gambi e Valentina Cova, che si sono occupati anche della regia ed è a cura di Scarpanō Teatro Metodi Attivi e Cooperativa Le Tre Corde.

LO SPAZIO NEUTRO o il racconto delle stanze è uno spettacolo che racconta e contestualizza in chiave storica e narrativa l’origine e il successivo sviluppo di un Servizio dedicato all’”esercizio del diritto di visita e di relazione” tra figli, genitori e altri parenti significativi. Lo fa attraverso gli occhi di una bambina coinvolta, suo malgrado, in vicende familiari complesse e conflittuali, dalle quali viene messa al riparo grazie all’intervento di questo Servizio, che si è sviluppato su impulso della “Convenzione ONU sui diritti del fanciullo del 1989” e che nasce in Italia nel 1993 come progetto sperimentale voluto dai Servizi Sociali dell’Amministrazione Comunale e Provinciale di Milano, oggi Città Metropolitana.

Attraverso uno sviluppo narrativo ‘in contrappunto’ lo spettacolo racconta quindi la storia della nascita di un Servizio di tutela minorile, della sua crescita e della sua evoluzione fino ai giorni nostri e alle sue attuali Linee Guida. Lo fa attraverso il punto di vista dei tre protagonisti, giornalistico, narrativo e il racconto appunto delle stanze di crescita del minore.

In pochi sanno che il nome “Spazio Neutro” è stato suggerito dalla figlia di Paola Dallanegra, un'assistente sociale. divenuta poi coordinatrice responsabile del servizio di Spazio Neutro di via Pusiano ed ex Giudice Onorario del Tribunale per i Minorenni di Milano, ispirandosi al termine latino "neutrum". Paola associò istintivamente questo termine allo spazio "in costruzione", che divenne il nome ufficiale del servizio. Attuato in fase sperimentale dal 1993 al 1995, Spazio Neutro nasce su impulso dello sviluppo del servizio negli anni ’90 negli Stati Uniti e in Europa, ma anche dai cambiamenti socio-culturali derivati dal progressivo aumento dei divorzi e delle separazioni, spesso caratterizzati da un’elevata conflittualità e dalla conseguente necessità di offrire un ambiente sicuro e neutrale per incontri tra genitori e figli.

Questo progetto mira infatti a ricostruire relazioni familiari funzionali, sostenendo l'autonomia e la responsabilità genitoriale in collaborazione con i Servizi Sociali e l'Autorità Giudiziaria, con il supporto di una rete di professionisti. Lo Spazio Neutro si pone come figura terza, segnalando, attraverso l’ingiunzione giudiziaria, la necessità di modificare comportamenti genitoriali inadeguati. L'obiettivo è trasformare un’apparente coazione in un'opportunità di crescita e miglioramento per il minore e la comunità.

Per capire le dinamiche dello Spazio Neutro “possiamo provare a ricorrere al mito - precisa Francesco Viletti  - tenendo bene a mente quanto magistralmente Italo Calvino nelle sue Lezioni Americane” spiega a proposito della 'leggerezza', laddove evidenzia che l'unico eroe capace di tagliare la testa della Medusa è Perseo, che non rivolge il suo sguardo sul volto della Gorgone, ma solo sulla sua immagine riflessa nello scudo di bronzo.

Per tagliare la testa di Medusa senza lasciarsi pietrificare, Perseo dunque si sostiene su ciò che vi è di più leggero, i venti e le nuvole; e spinge il suo sguardo su ciò che può rivelarglisi solo in una visione indiretta, in un'immagine catturata da uno specchio.

“La lezione che possiamo trarre da un mito sta nella letteralità del racconto, non in ciò che vi aggiungiamo noi da di fuori”. Il mito di Perseo e la Gorgone può dunque offrire spunti vitali a chi si occupa esattamente, e letteralmente, di questo: scalfire, scongelare e ripristinare relazioni familiari che il soffio di Medusa ha reso immobili, atemporali, prive di calore e di energia. Almeno provare a farlo senza tirare a indovinare. O indovinando il meno possibile, considerando attentamente le probabilità ancora in gioco, e il calore residuo”.

“Prima del 2008 lo Spazio Neutro era per me un cartello ficcato in una periferica rotonda di uno dei tanti centri commerciali nella piccola cittadina dove vivo e lavoro, in cui viene genericamente indicato come un Servizio che si occupa di 'Politiche Sociali e della Famiglia'. Dopo il 2008 lo Spazio Neutro diventa un'opportunità di crescita professionale e umana, oltre che un'incredibile avventura, che mai avrei immaginato di intraprendere, finita inevitabilmente con l'intrecciarsi con la mia formazione teatrale, pedagogica e psicologico-psicoterapeutica. "Lo Spazio Neutro o il racconto delle stanze" è il frutto di questa esperienza”.

Francesco Viletti

“Lo Spazio Neutro o il racconto delle stanze" è uno spettacolo teatrale a tre voci che può essere presentato anche a voce unica a seconda delle esigenze, degli spazi e dell'opportunità. La messa in scena è pensata sia per spazi convenzionali che non convenzionali. Le questioni e le domande che la storia veicola e pone sono rivolte a chi desidera conoscere più approfonditamente questo Servizio, così come agli addetti ai lavori (assistenti sociali, neuropsichiatri infantili, psicologi, psicoterapeuti, educatori, Giudici, avvocati, Curatori speciali dei minori, Consulenti Tecnici d'Ufficio e di parte, Dirigenti, Assessori ecc.), con l'obiettivo di generare una riflessione a lungo raggio sul particolare, delicato e sempre più scottante tema del 'diritto di visita e di relazione tra figli/e e genitori' e di quello, più generale, relativo allo stato dell'arte del nostro attuale, e sempre più precario, sistema di Welfare, nella sua duplice accezione di Stato Sociale e di Diritto”.

Note di regia

FuoriLuogoFuori è un’iniziativa unica nel suo genere, una rassegna di teatro per ragazzi e per adulti ideata e realizzata da due realtà teatrali attivamente impegnate nel teatro e nella promozione sociale Scarpanō – Teatri e Metodi Attivi e Le Tre Corde Società Cooperativa. La rassegna è realizzata in collaborazione con l’associazione LIBERA - Presidio di Vigevano e con il patrocinio del Comune di Vigevano.

IL LUOGO DE LO SPAZIO NEUTRO

Dati dell’Associazione LIBERA:

VIGEVANO - Via Oroboni, 32

Beni confiscati al Clan Valle Il 22 giugno 1995, per un valore stimato dall'Agenzia del demanio di 

€ 549.000,00.

Descrizione bene: Villa su due piani con terreno di pertinenza, dependance composta da salone al piano terra ed appartamento al primo piano, terreno con rustico, per un totale di complessivi 2231mq. ed un edificato di 690 mq.

Prima della confisca: I beni, confiscati a Valle Francesco nel 1995, erano la residenza della famiglia: casa padronale, dove il boss abitava con la moglie, Nucera Angela, ed i figli Fortunato, Leonardo e Angela. Qui, venivano portate le vittime dei soprusi della cosca dove erano intimidite, picchiate e minacciate. Nel terreno retrostante la villa, ricca di statue per lo più raffiguranti icone religiose, vi era una dependance con box per cinque cavalli ed una cucina attrezzata per cene e pranzi della cosca.

Dopo la confisca: I beni vengono assegnati al Comune di Vigevano il 31 luglio del 1996, L'ente li dà in gestione a "La Fucina" come un centro di accoglienza - casa famiglia per bambini disabili. In seguito l'immobile è stato assegnato ad altre associazioni tra cui: “Vigevano… Libera", una associazione contro racket ed usura, "Oltremare", per accoglienza di donne straniere con minori. Oggi il bene accoglie lo "Spazio Neutro” (Servizio Politiche Sociali e della Famiglia – Ambito Distrettuale Lomellino), e il centro di aggregazione giovanile "Saltinmente", gestito dalla Fondazione "Madre Amabile”.

Francesco Viletti, laureato in psicologia presso l'Università di Padova à psicoterapeuta e psicodrammatista specializzato presso la Scuola quadriennale di Psicodramma di Milano. Si forma come attore e operatore teatrale alla scuola triennale "Ulysses" del Teatrocontinuo di Padova. Ha lavorato poi stabilmente con Teatrocontinuo di Padova tra il 2001 e il 2004.  Nel 2005 fonda a Vigevano (Pv) lo Spazio Creativo Scarpanõ - Teatro e Metodi Attivi, del quale è co-direttore, nonché presidente dell’omonima Associazione Culturale di Promozione Sociale. Lavora col teatro e le metodologie attive di intervento psicosociale conducendo e curando la regia di spettacoli, laboratori e gruppi di terapia per bambini e per adulti. Scrive testi di teatro e di letteratura per bambini. Dal 2008 è operatore di Spazio Neutro (Servizio per le Politiche Sociali e della Famiglia) e referente per l'équipe all'interno dell'attuale Ambito Distrettuale Lomellino.

Valentina Cova, dopo gli studi classici, si diploma in analisi pubblicitaria, formandosi parallelamente come attrice presso The Acting Center di Richard Gordon (MI). Ha collaborato, tra gli altri, con Cristina Pezzoli, Cesare Ronconi, Felice Picco, Mimmo Sorrentino per poi dare vita allo spazio creativo Scarpanō. Ha lavorato stabilmente con Teatrocontinuo per un triennio per poi specializzarsi in Danzaterapia presso l'Associazione Sarabanda di Milano. Conduce e dirige laboratori teatrali, corsi di teatro per bambini, adolescenti e adulti. E' attrice degli spettacoli e dei progetti di Teatro e Teatro Ragazzi creati da Scarpanō, del quale è co- fondatrice e co-direttrice.

Corrado Gambi, attore, regista, autore e formatore teatrale, è membro e socio fondatore di Le Tre Corde Società Cooperativa, compagnia teatrale di creazione, produzione e distribuzione di spettacoli ed ente di formazione teatrale. Tratto dominante delle sue attività è l'interesse per il teatro come strumento di espressione degli individui. Questa visione del teatro e dell'arte in genere non slegata da una "assunzione di responsabilità" in termini sociali, ha portato Gambi alla continua elaborazione e progettazione di proposte culturali, rivolte spesso a persone ed ambiti dove l'espressione è ostacolata o mortificata, o alla promozione dei linguaggi teatrali e della pratica teatrale, nella ferma convinzione della necessità del teatro. L'ambito del cosiddetto "teatro sociale" è stato oggetto di quattro tesi di laurea all'Università di Bologna presso la Facoltà di Scienze della Formazione. Ha diretto spazi teatrali pubblici e privati in Emilia Romagna e Lombardia per un tempo complessivo di ventun anni. Oggi Corrado Gambi vive a Vigevano (PV) e svolge prevalentemente la sua attività in Lombardia.

Giovedì 20 novembre e 27 novembre ore 20.45

Via Oroboni, 32 Centro di aggregazione giovanile “Saltinmente”- Fondazione Madre Amabile

LO SPAZIO NEUTRO 

O Il racconto delle stanze

Testo e drammaturgia Francesco Viletti

Supervisione drammaturgica Paola Dallanegra

Regia Francesco Viletti e Corrado Gambi

Interpreti Valentina Cova, Francesco Viletti, Corrado Gambi

Durata 1 h

Produzione Scarpanō Teatro Metodi Attivi,  Le Tre Corde

INGRESSO GRATUITO SU PRENOTAZIONE

Per Info e prenotazioni:

Tel. 3334181867 - Valentina Cova

Tel. 3475548522 - Corrado Gambi

E mail: scarpanoassociazione@gmail.com

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