Il premier Conte ha spiegato il nuovo DPCM, che impone nuove e pesanti restrizioni in chiave di contenimento dei contagi da Covid-19.
«Il governo – ha argomentato il premier – si è dato un obbiettivo chiaro: tenere sotto controllo la curva epidemiologica, solo così potremo gestire la pandemia senza rimanerne sopraffatti. Gestire la pandemia significa anche scongiurare un secondo lockdown generalizzato, come quello avvenuto in primavera: il Paese non può più permetterselo. Significa anche tutelare la salute ma al contempo preservare l’economia».
«Di qui la necessità – ha proseguito – di introdurre nuove misure più restrittive, che entreranno in vigore alla mezzanotte e rimarranno in vigore fino al 24 novembre. Bar e attività di ristorazione chiuderanno alle 18, festivi compresi, ma dopo quell’ora potranno effettuare attività da asporto e consegne a domicilio. Ai tavoli dei ristoranti potranno sedere al massimo 4 persone, salvo si tratti di nuclei familiari più numerosi. Vietato consumare cibo e bevande nelle strade pubbliche dopo le 18».
Disposte le chiusure anche di palestre, piscine e altri contesti di aggregazione sportiva, così come teatri, cinema, sale da concerto. «Una decisione che è risultata per noi particolarmente difficile poiché il mondo della cultura è in sofferenza da mesi», ha commentato Conte. Non saranno più consentiti neppure i festeggiamenti connessi a cerimonie civili e religiose.
Per scuole secondarie di secondo grado, incremento della didattica a distanza nella misura del 75%, incentivi al ricorso allo smartworking nella pubblica amministrazione, “raccomandato fortemente” anche per le aziende private. «Non abbiamo introdotto un coprifuoco – ha precisato il premier –, parola che non amiamo, ma invitiamo a muoversi solo per reali ed inderogabili esigenze e non invitare a casa persone che non fanno parte del nucleo famigliare».
«Questa pandemia sta provocando rabbia, frustrazione e sta creando disuguaglianze che si sommano a quelle esistenti. Mi rendo conto dei sacrifici che stiamo chiedendo ad alcune categorie quali ristoratori, proprietari di palestre e piscine ma anche agli artigiani che stanno risentendo di gravi perdite. Sono già pronti gli indennizzi per quanti verranno penalizzati da queste nuove norme, mediante contributi a fondo perduto. I ristori arriveranno direttamente sui conti correnti degli interessati, con bonifico bancario da parte dell’Agenzia delle Entrate».
Scendendo più nel dettaglio, Conte ha affermato che «arriveranno nuovi contributi a fondo perduto, nuovi crediti di imposta, cancellata la seconda rata IMU, confermata la cassa integrazione, offerta indennità mensile una tantum per gli stagionali di turismo, spettacolo e non mancheranno misure di sostegno alla filiera agroalimentare. Chi sarà costretto a ridurre o sospendere la propria attività, potrà giovarsi di un supporto economico che gli consentirà di superare le prossime settimane».
«Se tutti rispetteremo le norme – ha concluso – , potremo successivamente ridurre le misure e affrontare dicembre e le festività con maggior tranquillità. L’Italia la scorsa primavera ha dimostrato per l’ennesima volta di essere un grande Paese: ce l’abbiamo fatta allora e ce la faremo anche adesso. Un Paese che è stato grande una volta, è grande sempre».
Per quanto riguarda il vaccino, Conte ha detto che «le prime dosi arriveranno entro dicembre, per Natale». Sulle proteste in piazza con incidenti e Napoli e Roma, il premier ha commento così: «Ci sono gruppi di antagonisti, anche un po' professionisti, che cercano di alimentare la protesta. Dobbiamo stare attenti a non offrire lo spazio a nessun professionista della protesta e del disordine sociale. Se fossi dall'altra parta avrei anche io motivo di dolermi e proverei rabbia per le misure del governo. Ma io dico: aspettiamo di vedere le misure adottate e valutiamole».