Mentre il Corriere della Sera apre l'edizione online con l'indiscrezione secondo cui il governo starebbe valutando il lockdown da lunedì per Milano e le aree più colpite dal virus, l'edizione del Fatto in edicola propone un'inchiesta con l'incidenza dei casi di Coronavirus ogni 100mila abitanti.
Nelle due pagine di approfondimento del quotidiano di Marco Travaglio sulla seconda ondata dalla pandemia nel nostro Paese, si legge che «il virus dilaga soprattutto nel Nord-Ovest. Emerge con chiarezza dall’analisi dei nuovi casi positivi registrati nelle ultime due settimane nelle province italiane». «Tra le otto più colpite, infatti, ben sette si trovano tra Lombardia, Piemonte, Liguria e Val d’Aosta e nell’ordine sono: Aosta con 1.112 casi ogni 100 mila abitanti, Monza e Brianza 899, Milano 858, Genova 832, Varese 777, Cuneo 653 e Torino 632».
Mentre tra le altre grandi città Firenze è decima con 621, Napoli è dodicesima a quota 604 mentre Roma è molto indietro con 323, come Bologna (313) e Palermo (260).
Nell'inchiesta condotta da Alessandro Mantovani e Giorgio Sestili risulta anche che al Sud si trovano 13 delle 15 province con l’incidenza più bassa del virus nel rapporto di contagiati ogni 100mila abitanti mentre Bergamo, la provincia più colpita nel corso della prima ondata, conta 137 casi per 100mila abitanti nelle ultime due settimane (215 a Brescia).
Proprio questa mattina la prima notizia dell'edizione online del Corriere della Sera riporta l'ipotesi allo studio del governo di prendere nuovi provvedimenti restrittivi nelle prossime ore nelle aree più colpite. All'interno dell'esecutivo, secondo il quotidiano milanese, a difendere l'apertura delle scuole elementari e medie sarebbe rimasta soltanto la ministra Azzolina.
«Il governo tratta con il Pirellone e con il sindaco Sala - aggiunge il Corriere - per il blocco dell'area metropolitana dove ci sono migliaia di nuovi contagiati e ospedali in grave affanno, in alcuni casi a rischio collasso. Il "cinturamento", con il divieto di spostamento per i cittadini e il blocco di tutte le attività ad esclusione di quelle essenziali, diventerebbe operativo da lunedì. La stessa misura potrebbe essere presa anche in quelle altre città che mostrano un incremento di nuovi postivi rispetto ai tamponi effettuati e una saturazione dei posti disponibili nei nosocomi e nelle terapie intensive».