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Attualità | 02 novembre 2020, 13:28

Conte: «Limiti alla circolazione delle persone di sera e alla mobilità tra regioni, capienza dei mezzi pubblici al 50%. Più restrizioni nelle zone a rischio»

Parlando poco fa alla camera il premier ha anticipato alcune misure presenti nel Dpcm che verrà varato domani: «Didattica a distanza al 100% per le superiori. Indicheremo 3 aree con tre scenari di rischio e misure via via più restrittive. L'inserimento di una Regione nelle diverse aree avverrà con un'ordinanza del ministro della Salute»

Conte: «Limiti alla circolazione delle persone di sera e alla mobilità tra regioni, capienza dei mezzi pubblici al 50%. Più restrizioni nelle zone a rischio»

Parlando poco fa alla Camera (farà lo stesso al Senato nel tardo pomeriggio) il premier Conte ha anticipato alcune delle misure che saranno presenti nel Dpcm in arrivo domani, facendo anche riferimento alle chiusure più restrittive che riguarderanno regioni e territori a rischio.

Le misure che certamente saranno inserite nel Dpcm sono, ha annunciato Conte, la didattica a distanza al 100% nelle scuole superiori, il nuovo limite di riempimento dei mezzi pubblici al 50%, i limiti alla mobilità tra regioni a rischio, la chiusura dei centri commerciali nei giorni festivi e prefestivi, tranne che per l'acquisto di generi alimentari, farmacie o parafarmacie. Per quanto riguarda il nuovo orario del coprifuoco a livello nazionale, Conte non ha specificato se sarà alle 21, come sembra, o alle 18 (come potrebbe accadere nei territori a rischio) ma ha semplicemente detto che «ci saranno limiti alla circolazione delle persone di sera». 
Tra gli altri provvedimenti, chiuderanno anche i musei e le sale bingo e scommesse.

Il premier ha poi parlato di norme più rigide e maggiori limitazioni differenziate e che verranno applicate alle regioni, suddivise per fasce di rischio. «Nel prossimo Dpcm - ha aggiunto Conte - indicheremo 3 aree con tre scenari di rischio e misure via via più restrittive. L'inserimento di una Regione nelle diverse aree avverrà con un'ordinanza del ministro della Salute».

Sempre a proposito delle aree più colpite, Conte ha riferito che «il quadro epidemiologico è in via di transizione verso lo scenario 4 con particolare riferimento ad alcuni territori. L'indice Rt nazionale è a 1,7 ma in alcune regioni ovviamente il dato è superiore».

«Esiste un'altra probabilità - ha concluso il premier - che 15 regioni superino le soglie critiche nelle aree delle terapie intensive e delle aree mediche nel prossimo mese. Non stiamo subendo una insostenibile pressione nei reparti di terapie intensiva ma registriamo un preoccupante affollamento, in particolare nelle terapie sub-intensive e nell'area medica in generale».

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