“Il diario del silenzio – Storie reali di quarantena” è un libro di pubblicazione indipendente dell’autrice Martina Vaggi, che racchiude cinquanta storie che raccontano la vita e il processo di cambiamento di pazienti, infermieri, medici, imprenditori, insegnanti, aziende e persone comuni, durante il periodo di maggiore impatto del Coronavirus. Il ricovero dal punto di vista dei pazienti, la corsa di infermieri e medici nei reparti Covid, gli imprenditori che chiudono l'azienda e altri che cercano di sopravvivere: la didattica a distanza, lo smart working, i parenti che salutano i loro cari da dietro uno schermo. La spiritualità, la fede, la chiesa che diventa metafora di quell’unico luogo in cui noi tutti possiamo abitare, senza il rischio di creare assembramento: il silenzio che avvolge le città. Attraverso i luoghi e le date i racconti intrecciano storie reali individuali con eventi storici accaduti durante i mesi della quarantena.
Per fare questo, l’autrice ha raccolto la testimonianza di quarantacinque persone, tra cui insegnanti, imprenditori, infermieri, medici, sacerdoti, alcuni della provincia di Pavia.
I racconti seguono una forma diaristica: ognuno di loro inizia con una data, un luogo (paese o città) e una regione, affiancato al conteggio del giorno di quarantena al quale si riferisce. Dei racconti ambientati in Lombardia, alcuni riguardano vari paesi e città, quali Milano, Mede, Mortara e Pieve del Cairo: protagonista del racconto ambientato in quest'ultimo paese è l'imprenditore, nonché neo sindaco, Niccolò Capittini.
“Il diario del silenzio – Storie reali di quarantena” racconta l’impatto che tutta la società ha avvertito in un momento storico drammatico come quello vissuto nei mesi precedenti, che perdura ancora oggi. Ognuno di questi racconti non riguarda solo la persona che ne ha dato testimonianza, ma rispecchia milioni di altre vite, connesse le uni con le altre, legate dagli stessi sentimenti: dolore, preoccupazione, volontà di adattarsi al cambiamento, ansia per un futuro difficile da scorgere… speranza.