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Attualità | 23 novembre 2020, 10:23

Covid-19, sono diversi i test a disposizione. Ecco quali sono e come funzionano

Molecolare, antigenico, salivare. Quali sono le differenze, attendibilità e decorsi dei test per individuare il Coronavirus?

Covid-19, sono diversi i test a disposizione. Ecco quali sono e come funzionano

Già durante la prima ondata di Covid-19, si era compreso che un sistema di tamponamento di massa sarebbe stata la soluzione per frenare l’aggressività del virus, ma mancavano i tamponi e anche i reagenti.

Ora i mezzi a disposizione sono diversi ed effettuare un test è meno complicato e teoricamente più veloce.

A disposizione di operatori sanitari e utenti esistono diverse possibilità per capire se si sia sviluppato o si abbia il virus. Vediamo le principali differenze, attendibilità e i decorsi dopo gli accertamenti.

Il test molecolare

I test molecolari sono considerati i più attendibili per accertare la presenza del virus, il test viene eseguito attraverso tampone naso/oro-faringeo. Con il molecolare viene accertata la presenza del virus e l’esito si dovrebbe avere al massimo il 48 ore.

Antigenico

I test antigenici consentono attraverso il tampone nasale, naso-oro-faringeo, salivare, di evidenziare subito la presenza di antigeni del virus, con un’affidabilità tra il 75 e il 95%. In questo caso il risultato si ha entro un’ora.

Salivare

Sono possibili anche i test che utilizzano la saliva come campione da analizzare. Un sistema meno invasivo, che però richiede laboratori attrezzati.

Il sierologico è sufficiente?

Un discorso diverso per i sierologici che non possono sostituire i tamponi, ma evidenziano solo la presenza di anticorpi, rivelando l’esposizione già avvenuta senza confermare un’eventuale infezione in atto.

Il test ufficiale per rendere sicura la positività al Covid è solo quello molecolare, se si è positivi al test rapido, comunque occorre eseguirlo per la conferma della diagnosi.

Guarigione di un paziente Covid, quando si dichiara?

La guarigione di un paziente positivo al Covid si dichiara quando sia trascorso un periodo di isolamento di almeno 10 giorni dalla comparsa dei sintomi e ha effettuato un tampone molecolare con esito negativo, eseguito almeno dopo tre giorni dalla scomparsa dei sintomi.

Se sempre positivo al test molecolare, si può interrompere l’isolamento dopo 21 giorni dalla comparsa dei sintomi, in caso di assenza degli stessi da almeno una settimana, fondamentale l’apporto del medico di Medicina generale, che decide anche in base alla situazione generale del soggetto e dei contatti.

Chi, dopo aver effettuato un sierologico, scopre di avere sviluppato gli anticorpi detti IgG, non è detto che sia immune, ci sono diverse incertezze a riguardo, perché non si conosce la permanenza del virus nel’organismo e non si sa se gli anticorpi siano relamente”protettivi” e soprattutto quanto durino.

Quindi ha chi ha le immunoglobuline IgG, o è stato malato di Covid, deve continuare a mantenere le stesse precauzioni di tutti: mantenere il distanziamento sociale, indossare la mascherina e lavare spesso le mani.

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