Il pensiero creativo proiettato in avanti di dieci anni: inventiva, desideri e obiettivi di un gruppo di giovani in un discorso sulle possibilità del domani. Nel tardo pomeriggio di martedì, con la modalità della videoconferenza, si è tenuto il focus “Broni 2030: costruire il futuro anziché subirlo”, iniziativa che ha coinvolto una quindicina di liceali.
Gli studenti hanno avuto modo di "reimmaginare" una Broni a misura di giovani, ragionando anche su quali debbano essere i passi concreti da intraprendere per deviare la traiettoria di sviluppo verso percorsi virtuosi.
Ispirato alla metodologia del "design thinking", l’incontro è stato promosso promosso dal Comune in collaborazione con l’Università di Pavia nel contesto del progetto di ricerca “Broni 2030”, che da alcuni mesi vede impegnato in un’attenta analisi del territorio il team di esperti guidato da Stefano Denicolai.
Ed è andato allo stesso Denicolai (professore del Dipartimento di Scienze Economiche dell’Università di Pavia e membro della Covid-19 Task Force del Ministero per l’innovazione tecnologica e la digitalizzazione) il compito di condurre il focus dedicato ai giovani, al quale, in rappresentanza dell’amministrazione comunale, hanno preso parte il sindaco Antonio Riviezzi e l’assessore all’Istruzione Mariarosa Estini.
«Ascoltare la voce dei nostri ragazzi rappresenta una tappa fondamentale – commenta il primo cittadino di Broni – se si vuole mettere in campo una progettualità capace di andare oltre gli stretti orizzonti del presente. Noi vogliamo allargare la prospettiva, per consegnare alle nuove generazioni un territorio attrattivo e una qualità della vita adeguata alle loro aspettative».
Del resto la finalità del progetto “Broni 2030” è proprio quella di consegnare ai decisori, politici e non, uno studio approfondito sulle prospettive socio-economiche del “sistema Broni”, al fine di definire una serie di strumenti operativi per rimettere in moto la realtà locale.
Nell’ambito dello stesso percorso, lunedì si era tenuta un’altra videoconferenza, alla quale avevano partecipato il presidente del Distretto del vino Fabiano Giorgi, il presidente di Terre d'Oltrepò Andrea Giorgi, il preside dell'Istituto Faravelli Roberto Olivieri, il rappresentante di Ascom Pavia Paolo Covre, i referenti dell’Enoteca Regionale, della Consulta Giovani, dell’Associazione Amici del Teatro Carbonetti, dei sindacati Cisl, Uil e Cgil della Provincia di Pavia ed il Direttore dell'ufficio territoriale di Regione Lombardia.
Dopo l’analisi del contesto, il lavoro di ricerca proseguirà con la redazione di schede progetto, infine con la mappatura di quelle opportunità (bandi e finanziamenti) che troppo spesso il territorio non afferra proprio per difetto di strumenti di pianificazione.