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Cultura-Eventi | 05 dicembre 2020, 13:12

Slow Tour… padano: domenica 6, su Rete 4, focus sul Parco del Ticino e le sue meraviglie (agricole)

Alle 14.15 puntata con diversi protagonisti dell'est Ticino

Slow Tour… padano: domenica 6, su Rete 4, focus sul Parco del Ticino e le sue meraviglie (agricole)

 Le telecamere Mediaset puntate sul Parco del Ticino e le aziende agricole del Magentino Abbiatense. Succederà domenica 6 dicembre, domani, dalle ore 14.15 siu Rete 4, in occasione della seconda puntata del suo Slow Tour Padano,  il nuovo (e interessante) formta del piccolo schermo con Patrizio Roversi, che nella puntata di domani viaggerà  con chef Hiro.

La zona che sarà ‘ispezionata’ è quella tra Vigevano e Pavia, dove è nata l’azienda agricola moderna e dove il paesaggio coltivato convive e si alterna con quello naturale e più selvatico. Ma cosa ci fa Hiro a bordo di Astore insieme a Patrizio nel Parco del Ticino? È in cerca dei prodotti giusti per realizzare un piatto fusion, una ricetta nippo-padana.

Nel Parco del Ticino li sorprendono incontri particolari, tra cercatori d’oro che setacciano il Ticino come fosse il Klondike e guardaboschi con cui andare a caccia… ma solo di foglie! E poi di nuovo in moto lungo gli argini di una marcita fino a un allevamento di storioni a Cassolnovo, nel bosco più fitto. Storioni che vengono cresciuti e protetti per andare a ripopolare il fiume e che possono proseguire il loro slow tour lungo il Po verso l’Adriatico.

A proposito di ricette, Patrizio e Hiro scoprono anche la dieta delle mucche che producono il latte per fare il Grana Padano, grazie alle sorelle di un’azienda agricola gestita quasi completamente al femminile. Poi Hiro si concede una pausa benessere tra i bagni di latte e di vino della  Cascina Caremma di Lele Corti, mentre Patrizio inseguirà al Centro Parco Geraci una vacca varzese.

Le loro strade si riuniscono nella Birreria Morosina di Filippo  Ghidoni, un giovane neo-contadino tornato alla terra con idee innovative che produce una birra davvero agricola, completamente locale, dall’acqua fino al luppolo. Spazio anche alla cascina Bullona di Stefano Viganò ed al riso della Riserva san Massimo, uno dei più famosi tra quelli impiegati oggigiorno dall’alta cucina.

 Articolo tratto dal sito partner www.ticinonotizie.it

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