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Cronaca | 07 febbraio 2021, 10:24

Bimbo va a scuola con i proiettili trovati in casa: i carabinieri scoprono munizioni, pugnali e una sciabola

E' successo in una primaria della Brianza, quando la maestra ha scoperto il piccolo che teneva in mano una munizione calibro 357 magnum mostrandola ai compagni. I carabinieri hanno fatto scattare la perquisizione nell'abitazione del padre trovando altri 48 proiettili e armi da taglio

Bimbo va a scuola con i proiettili trovati in casa: i carabinieri scoprono munizioni, pugnali e una sciabola

A scuola con i proiettili del padre. Era appena terminata la pausa pranzo quando, nella mensa di una scuola primaria della Brianza, una maestra ha notato un gruppetto di bambini della quarta classe intenti a osservare con curiosità qualcosa di misterioso che luccicava tra le mani di uno di essi.

Si è quindi avvicinata e, alla richiesta di mostrarle cosa avesse in mano, uno dei giovani è corso via. Subito raggiunto, non ha potuto fare altro che aprire quel pugno che teneva chiuso stretto a sé e rivelare cosa stesse celando: erano due proiettili Speer calibro 357 magnum.

Tra l’incredulità delle altre insegnanti nel frattempo sopraggiunte, sono stati subito avvisati i carabinieri della Compagnia di Seregno che, per non alimentare la preoccupazione, sono giunti sul posto in abiti “borghesi”, hanno atteso fino al termine delle lezioni l’arrivo dei genitori del bambino e con essi si sono portati presso la loro abitazione di residenza per effettuare una perquisizione e verificare come i colpi potessero essere finiti così facilmente nelle mani del minore.

Al termine delle verifiche gli uomini dell’Arma hanno appurato che il minore aveva preso quelle munizioni da una scatola riposta sopra un armadio e hanno proceduto al sequestro degli ulteriori 48, di una sciabola in metallo lunga 118 centimetri e di due pugnali di 23,5 e 35 centimetri.

Il padre del bimbo è stato deferito per omessa custodia delle munizioni nonché, per detenzione abusiva di armi in quanto, a seguito di un approfondito controllo, non essendo più in possesso di un valido titolo alla detenzione – scaduto nel 2012 – delle armi e materiali esplodenti e per aver omesso di denunciare il cambio di luogo di residenza.

Le cartucce sequestrate, benché senza il supporto delle pareti della camera di cartuccia e della canna di un’arma perdano gran parte del loro potere offensivo, certamente se colpite sul fondello avrebbero potuto vedere l’attivazione dell’innesco, la conseguente esplosione del colpo e la proiezione di pericolosissime schegge dell’ottone di cui è composto il bossolo.

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