Mentre il Corriere della Sera ipotizza nuove restrizioni in caso di aumento esponenziale dei contagi come il coprifuoco anticipato e ulteriori limiti agli spostamenti, la Lombardia è in bilico tra conferma in zona arancione e passaggio in quella rossa (domani la decisione, da lunedì il cambio di colore), anche se alcuni Comuni o territori provinciali, come fatto intendere dal governatore Fontana, potrebbero aggiungersi a quelli già in "arancione rafforzato" o addirittura passare comunque al rosso.
Se sarà zona rossa, cambieranno comunque alcune cose poiché il nuovo Dpcm in vigore da sabato 6 marzo a martedì 6 aprile rafforza determinate restrizioni. Vediamole.
La più evidente è la chiusura, nei territori in fascia rossa, di tutte scuole di ogni ordine e grado, asili nido compresi. Niente visite a parenti o amici (nelle altre fasce il nuovo Dpcm le riduce comunque a una al giorno, e solo per due adulti e un minore di anni 14). Confermata la possibilità di uscire solo per motivi di salute, necessità e urgenza o per raggiungere gli esercizi commerciali che restano aperti e qui c'è un'altra novità: il nuovo Dpcm, infatti, chiude anche parrucchieri, barbieri e centri estetici nella fascia di maggior rischio, oltre a negozi di abbigliamento, calzature e gioiellerie come già accadeva. Stop anche ai mercati tranne che per i banchi alimentari o florovivaistici.
Nelle seconde case non si potrà andare. Nel caso si svolga attività motoria, consentita soltanto all'aperto, in forma individuale e solo nei pressi della propria abitazione, in zona rossa c'è l'obbligo della mascherina.
L'unica concessione anche nella fascia di maggior rischio è quella di poter effettuare l'asporto da enoteche e vinerie fino alle 22 (l'asporto per i bar termina alle 18, quello nei ristoranti alle 22). Il coprifuoco è sempre in vigore dalle 22 alle 5.