L’Ordine degli psicologi del Piemonte esorta a riaprire le scuole dopo la pausa pasquale “quantomeno quelle dell’infanzia, le primarie e le secondarie di primo grado”. Questa possibilità “deve essere sostenuta con tutti i mezzi possibili e incoraggiata attraverso la solidarietà della nostra comunità professionale”. L’invito arriva alla vigilia delle mobilitazioni previste in oltre 60 città con lo sciopero dalla didattica a distanza da parte di studenti e docenti, per chiedere la riapertura in presenza, in sicurezza e in continuità, dopo la pausa pasquale.
“Gli studi scientifici nazionali e internazionali – afferma l’Ordine – sono concordi nel ritenere che il disagio psicologico in età scolare e adolescenziale è aumentato: la ricerca evidenzia che le problematiche legate alle fobie sociali, alle somatizzazioni, alle forme di evitamento relazionale, alle risposte depressive, se da un lato rinforzano la risposta comportamentale del ‘rimanere a casa’, utile al contenimento della diffusione del virus, dall`altro creano ansie anticipatorie e malessere psicologico e relazionale in persone di sempre più giovane età. Questi dati non possono essere ignorati con l`idea che una volta sconfitto il Covid-19 tutto ritornerà alla ‘normalità’, a volte tanto criticata dell`epoca pre-Covid e tanto ambita oggi”.
“Di fronte ai cancelli delle scuole nuovamente chiusi, in quasi tutto il territorio nazionale – prosegue l’Ordine degli psicologi del Piemonte – occorre fare in modo che la distanza fisica sia arricchita da un lato di presenza psicologica, emotiva e relazionale, dall`altro di risorse professionali ed economiche che permettano la sostenibilità di tutto questo”.
Articolo tratto dal sito partner www.ticinonotizie.it