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Attualità | 05 giugno 2021, 15:05

Cassa integrazione in ritardo e problemi con il REM. Il movimento politico “OPI” scrive a Draghi

Cassa integrazione in ritardo e problemi con il REM. Il movimento politico “OPI” scrive a Draghi

A distanza di due mesi, il movimento politico “Orgoglio Partite Iva” torna a scrivere al Presidente del Consiglio Mario Draghi. I ritardi nell’erogazione della cassa integrazione, il meccanismo poco funzionale del Reddito di emergenza e le difficoltà nel reperire informazioni esaustive su tali strumenti di sostegno hanno spinto il segretario nazionale Alessio Arusa a farsi portavoce di una situazione che non accenna a miglioramenti.

OPI ritiene infatti prioritario sostenere i lavoratori che stanno attendendo di ricevere la cassa e, da qualche giorno, è passata ai fatti. In tal senso ha avuto un forte impatto mediatico la protesta delle “Tende Bianche”. Un’azione di grande significato, messa in atto da un tesserato OPI che ha deciso di posizionarsi davanti alla sede dell’INPS di Prato per evidenziare le gravi criticità riguardanti il meccanismo di erogazione del suddetto ammortizzatore sociale.

Ritardi derivanti da lunghe procedure burocratiche che mai come in questo momento di crisi economica dovrebbero essere eliminate o quantomeno snellite. «Il nostro tesserato accampatosi con la propria tenda - spiega il segretario nazionale Alessio Arusa - ha documentato di percepire, al netto della CIG, uno stipendio di 500 euro a fronte della spesa per il solo affitto di casa di 450 euro».

Situazione paradossale anche per quanto riguarda il Reddito di emergenza, poiché l’erogazione di tale misura è subordinata al calcolo basato sul reddito lordo della busta paga e non, come logico che sia, su quello netto. I punti di debolezza non solo caratterizzano il REM, ma anche i buoni alimentari gestiti dai Comuni. Questi ultimi sono stati recentemente riproposti con il solito problema: ogni Comune ha criteri di accesso differenti, sovente con forte discrezionalità, impedendo così l’uguaglianza tra le diverse aree del paese.

A tutto ciò si aggiunge una carente campagna informativa nei confronti della cittadinanza. Occorrerebbe un potenziamento attraverso sportelli dedicati e numeri verdi di assistenza.

 

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