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Attualità | 29 settembre 2021, 01:12

Letizia Moratti presenta la riforma sanitaria: «Maggior assistenza domiciliare e continuità assistenziale»

La vicepresidente di Regione Lombardia, insieme al consigliere Emanuele Monti, ha illustrato questa sera le novità che la riforma di legge introdurrà sul territorio con la nascita delle case e degli ospedali di comunità

Letizia Moratti presenta la riforma sanitaria: «Maggior assistenza domiciliare e continuità assistenziale»

La vicepresidente di Regione Lombardia e assessore al Welfare è stata ospite questa sera di Emanule Monti e Matteo Bianchi al teatrino Santuccio di Varese per presentare la riforma della legge sanitaria regionale e le sue declinazioni sul territorio. Letizia Moratti ha cominciato però il suo discorso dal Covid e illustrando l'andamento della campagana vaccianale: «Questa settimana raggiungeremo quota 15 milioni di somministrazioni con una percentuale di copertura della popolazione lombarda dell'89%. Da parte dei giovani c'è stata un'ottima adesione ma possiamo fare di più ed è a loro che mi rivolgo e mi appello per invitarli a vaccinarsi». 

Ed è stata proprio la pandemia che ha evidenziato una serie di limiti del sistema sanitario, e ha ispirato Regione Lombardia alla riforma. «Abbiamo inaugurato un metodo di lavoro nuovo basato sull'ascolto - ha detto Monti -Da maggio a luglio abbiamo aperto le porte istituzionali a stake holder, sindaci e associazioni. Una legge condivisa, per la prima volta in Lombardia».

 

 

Una riforma che non è calata dall'alto «e mira sempre di più a curare la persona e non la malattia - ha spiegato la Moratti - Quindi maggior assistenza domiciliare, maggior continuità assistenziale attraverso le case di comunità a cui saranno affiancati ospedali di comunità. E il sistema opererà in due direzioni: dalla presa in carico a casa fino all'ospedale e vicersa, dalla dimissione dall'ospedale al rientro a casa». La messa a terra di questo sistema è legata naturalmente al Pnnr «e contiamo di realizzare le  216 case e 60 ospedali di comunità entro il 2024. Da ultimo la telemedicina su cui stiamo puntando tantissimo, attraverso le nuove tecnologie». 

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