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Al Direttore | 07 febbraio 2022, 11:46

Lettere al Direttore: "Green Pass inumano" di Angelo Mandelli (Popolo della famiglia di Pavia e provincia)

Riceviamo e pubblichiamo integralmente

Lettere al Direttore: "Green Pass inumano" di Angelo Mandelli (Popolo della famiglia di Pavia e provincia)

"Spett. Redazione Il green pass, almeno nella versione in vigore, è uno strumento profondamente ingiusto e disumano, indegno di un paese civile. Vorrei citare solo alcuni esempi di ciò che sta succedendo, e che sono poi sotto gli occhi di tutti.
 Se una persona si trova fuori casa e ha bisogno di andare in bagno, non potrà farlo in assenza di green pass. I bar infatti gli possono negare l’accesso ai loro locali, compreso l’uso del cesso. Una persona rischia di stare male e di averne gravissime conseguenze sul piano della sua salute.
 Se non si ha il green pass non si potrà entrare in un ufficio postale per spedire un pacco o una raccomandata, o per ritirarla, o per pagare una bolletta. Cosa essenziale se non si ha la domiciliazione bancaria. Ciò può rovinare la vita tua e della tua famiglia.
 Stesso discorso per le banche. Vietato l’accesso alla filiale bancaria, anche sei correntista della stessa. E anche se devi fare una operazione urgente e improrogabile.
 Senza certificato verde non sarà possibile nemmeno prendere un cappuccino al bar o mangiare in un ristorante. E non sempre uno può andare a fare la spesa in un supermercato e cucinare a casa propria. Ad esempio se sì lontani da casa per lavoro o per assistere ad un familiare ricoverato.
Quindi il green pass mette a rischio la tua stessa sopravvivenza.
 Se si guasta l’auto, senza green pass non potrai farla riparare, perché ci vuole il certificato verde pure per andare dal meccanico o dal gommista.
 E potrei continuare con tanti altri esempi.
In pratica quello che capiterà alle persone prive di green pass sarà la morte civile se non addirittura fisica. Una vera e propria condanna sommaria e senza processo. Una cosa del tutto irragionevole, anche perché
l’accesso ai negozi e ai supermercati rimane consentito, almeno per i generi di prima necessità. Ma non è “prima necessità” solo il cibo.
Qualcuno dirà che la persona “se lo è cercato”, perché potrebbe vaccinari e risolvere tutti i suoi problemi. Ma questo è un discorso inaccettabile. Non esiste che una persona, benché violi una legge e un regolamento (del resto molto discutibili e passibili di ricorso) , ne come conseguenza la morte civile, e
magari anche fisica; e comunque la negazione dei suoi diritti fondamentali come persona umana. Questo non può esistere in un paese civile. Nemmeno gli extracomunitari che stanno in Italia senza
permesso di soggiorno, sono mai stati impediti dall’andare in bagno o prendersi un caffè al bar, o dall’ entrare in un ufficio postale a fare una operazione, o dal farsi curare in un ospedale per una loro malattia.
Anche chi è indagato per gravi reati, non per questo può ricevere giustizia sommaria. Finché non è condannato, rimane libero; e anche quando verrà condannato (dopo 3 gradi di giudizio) e finirà in galera,
avrà diritto, come minimo, ad un pasto caldo e all’accesso ai bagni della prigione!
Qui invece, siamo di fronte d uno Stato che ti punta una pistola alla nuca e ti ammazza a prescindere. E senza processo. 
Ci sarà qualche giudice che interviene? Oppure lo Stato italiano (come nei peggiori regini) può imporre
qualunque ingiustizia ai suoi cittadini, solo perché ha il coltello dalla parte del manico?"
dott. Angelo Mandelli
responsabile del Popolo della Famiglia di Pavia e provincia

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